PAROLE IN LIBERTA'

Free Tibet


Ben nota a tutti è la situazione tibetana e inutile sarebbe commentare i fatti accaduti giacchè i telegiornali e i quotidiani pullulano di cronaca. La riflessione che voglio proporvi è di carattere molto più generale, perché tutti prendano conoscenza dell’ipocrisia e del menefreghismo della Comunità Internazionale. Alla fine della prima guerra mondiale l’America introdusse nel diritto internazionale il “Diritto all’Autodeterminazione Dei Popoli”, il quale prevede che ogni popolo sia libero di decidere come meglio crede se essere annesso ad uno stato o crearne uno indipendente. Tale diritto malvisto dall’Europa (gli europei all’epoca avevano colonizzato il mondo) è stato, dopo la seconda guerra mondiale, istituzionalizzato a guida della politica estera europea. La contraddizione (in politica ve ne sono tante) è che quando ad essere in difficoltà è un popolo sottomesso da uno stato potente nessuno alza un dito, nessuno prende posizioni ferme. Quando invece (ad esempio) ad essere in difficoltà è stato il Kuwait l’intera Nato ha mosso guerra all’Iraq…..ma dov’era la Nato quando il Tibet veniva invaso? Dov’era l’Europa? Dov’era l’America? La verità è che del Tibet non importa a NESSUNO perché non possiede risorse economiche importanti….e dei monaci che lottano per i loro diritti e per la LIBERTA’ non importa un bel niente a nessuno…..i politici preferiscono evitare crisi diplomatiche con la Cina perchè hanno paura di perdere un partner economico importante o, peggio, di creare una situazione internazionale critica. L’Europa unita dal canto suo, forte dalla codardaggine che la contraddistingue dalla morte di Napoleone, è stata solo in grado di chiedere alla Cina una pacificazione col Tibet………Secondo voi la Cina lo farà solo perché 27 ministri degli esteri glielo hanno chiesto?? O continueranno a uccidere monaci e civili solo perché vorrebbero poter godere dei diritti che gli spettano?? L’unico politico che ha avuto il coraggio di alzare la voce (per poi abbassarla dopo pochi giorni) è stato Sarkozy che forse ricorda quando la delegazione francese, che presenziò alla cerimonia di inaugurazione delle olimpiadi di Berlino del 1936, fece il “Saluto alla romana” al Fuhrer Adolf Hitler………per poi vederlo marciare su Parigi pochi anni più tardi.
Cari lettori, fomentate il boicottaggio della Cina, non guardate le olimpiadi, premete perché l’Italia faccia la sua parte e ricordate tutti che la lotta alla tirannia è lecita e doverosa e non saranno le sole parole a salvare il Tibet. I Tibetani meritano tutto il nostro rispetto e solidarietà perchè lottano contro un nemico imbattibile, consci che la contropartita non sarà altro che tortura, prigionia ed a volte morte…..ma come Leonida non si tirò in dietro di fronte all’esercito persiano anche quando la sconfitta era certa, io farei lo stesso se in gioco ci fosse la libertà del mio popolo, meglio morire da liberi che vivere da schiavi.A. Clementi       Per maggiori informazioni e per firmare la petizione "Tibet Libero": http://www.tibetlibero.org/