PAROLE IN LIBERTA'

Alitalia merita di fallire


Ieri si è consumato, forse, l’ultimo capitolo della vicenda Alitalia-AirFrance. Spinettà è tornato in Francia amareggiato e dispiaciuto ed a nulla sono valsi i consigli di gran parte delle forze politiche ed economisti di una presa di coscienza da parte dei sindacati per non affondare la trattativa. AirFrance avrebbe rilanciato Alitalia e avrebbe riassorbito gli esuberi quando i bilanci sarebbero tornati in positivo, nel frattempo la cassaintegrazione avrebbe “salvato” i lavoratori di troppo. Ma i sindacati non si sono accontentati volevano “la botte piena e la moglie ubriaca”, tutto subito!!! Dopo giorni di spinose discussioni i margini per una trattativa sono stati smorzati da secche prese di posizione e Spinettà senza fare troppe polemiche è tornato in Francia. I sindacati, che teoricamente fanno il bene dei lavoratori, potrebbero questa volta aver combinato un bel pasticcio giacché, se non si dovesse presentare una nuova cordata, ci si avvia verso il commissariamento (legge Marzano) ed al momento è difficile calcolare i disagi per i lavoratori…..Senza dubbio ciò che più fa riflettere è il rifiuto categorico da parte dei piloti Alitalia di porre 507 unità in cassaintegrazione per poi essere riassunti tra un paio di anni. Ma come gli si può dar torto? Per 2 anni guadagnare l’80% dello stipendio…..arrivare a fine mese con solo circa 3200€ non deve essere facile…. E non sarebbe nemmeno giusto credere alle dichiarazioni di Veltroni che colpevolizza le forze politiche ree di
intromissioni……diciamoci la verità, la colpa è solo dei sindacati che hanno fatto fallire la trattativa a causa delle loro pretese impossibili fuori da ogni logica aziendale! In conclusione merita ogni ragione Maurizio Prato (ex presidente di Alitalia, incaricato di traghettare l’azienda verso la privatizzazione) che ieri sera, dopo aver dato le proprie dimissioni, ha dichiarato:” Quest’azienda ha una maledizione e solo un esorcista può salvarla…..”. A. Clementi