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Elezioni: voglia di localismo

Post n°10 pubblicato il 16 Aprile 2008 da cappy1984
 

Il day after elezioni pare surreale. Abbiamo sentito parlare per due settimane di rincorsa, di recupero, di pareggio che alla fine ci stavamo per credere…..Se mi avessero chiesto un pronostico sulle elezioni avrei scommesso per la Camera a Berlusconi, un pareggio al Senato e un affluenza dell’80%. In parte avrei avuto ragione ma un risultato simile certo lascia ampio margine a mille riflessioni. Il dato più sconvolgente è quell’ 8% abbondante raggiunto dalla Lega Nord. Un partito locale e piccolo, ormai da molti considerato agonizzante e vicino all’estinzione. Ricordo molto bene le parole del presidente del MUP, (Movimento Universitario Padano, sezione universitaria della Lega) dell’Università Cattolica di Milano, che giusto 2 anni fa si lamentava di non riuscire ad accalappiare più di un paio di matricole per semestre. Ma le cose sono cambiate, lo si vede per le strade…..lo si sente nei discorsi degli anziani al bar….lo si vede tutte le sere al telegiornale. Molti problemi sentiti come reali dalla gente comune non vengono rappresentati dai partiti cosiddetti “nazionali” e la gente non trova altra soluzione che ripiegare su chi non fa populismo, non fa retorica ma parla alla gente anche se biascicando le parole ed a volte con fare rude. Immigrazione, sicurezza, tasse; la gente è stufa e lo ha dimostrato con un voto limpido e senza possibilità di equivoci, ma ciò conferisce un onere immenso sulle spalle di chi si appresta a governare. La rabbia e la sofferenza della gente deve essere sedata perché la situazione in molte zone è critica ed anche se ad alcuni la situazione non pare sull’orlo del baratro la crisi è vicina. Quando Bossi dice che i padani sono pronti ad imbracciare il fucile tutti ridono….pensano che siano solo i vagheggiamenti di un anziano malato…..ma quel malato ha superato l’8% di voti su base nazionale, il 20% nel nord Italia, ed in certe città del nord ha superato il 60% delle preferenze. Gente che fa fatica ad arrivare a fine mese, gente che ha paura a fare quattro passi in centro dopo le 21,00 perché sembra di stare a Bagdad, ragazze che non vanno a ballare per evitare di essere palpate ed aggredite da stranieri….(come se i maleducati e gli zoticoni italiani non bastassero…), discoteche che ingaggiano buttafuori albanesi e marocchini perché se fossero italiani verrebbero accoltellati (se non peggio) dopo poche ore di lavoro. Questo è il dipinto del nord Italia, di quel 20% di persone dei ceti sociali più disparati che hanno votato Lega Nord per poter ancora pensare di camminare su una terra che gli appartiene. Un partito dato per spacciato è oggi una forza nazionale e chi invece ha parlato all’Italia intera inneggiando a burocrazia snella e problemi a cui il cittadino comune non da tutto il peso creduto spetterà l’opposizione. La necessità di rivalutare il locale è una realtà e chi riesce a parlare al cittadino carpendone i problemi reali guadagna il suo voto….la sinistra intera dovrebbe riflettere a lungo su questo dato di fatto.

A. Clementi        

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Commenti al Post:
med.usa2
med.usa2 il 16/04/08 alle 14:41 via WEB
Il fatto che dovrebbe essere preso in considerazione è un politico ex ministro che è una vita che campa con soldi provenienti da tutta Italia, si permetta di sputare sulla bandiera e canti di bruciare il tricolore quando al momento della canzone nel tricolore era avvolto l'eroe nazionale Calipari. Questa è ANTITALIA e un insulto a chi crede nella bandiera e tutto quello che porta dietro.
 
 
cappy1984
cappy1984 il 16/04/08 alle 15:09 via WEB
Visto quanti voti si è portato a casa evidentemente il sentimento nazionalista in Italia non è più quello di un tempo. Comunque il lavoro di un giornalista (o di un aspirante tale) non è quello di sputare sentenze, ma la ricerca dei motivi e delle cause. La realtà è che i lavoratori onesti del nord sono stufi di pagare tasse su tasse per fondi per il mezzogiorno che svaniscono nel nulla, ed il portafoglio è più importante della bandiera per chi deve mantenere dei figli e fatica ad arrivare a fine mese. Secondo me comunque la linea condivisa dalla maggior parte degli elettori della Lega Nord non è tanto lo scissionismo ma bensi il federalismo.
 
   
med.usa2
med.usa2 il 16/04/08 alle 19:02 via WEB
Il sentimento nazionalista è morto alla fine della seconda guerra mondiale. Il lavoro di un giornalista è quello di raccontare i fatti non motivi e cause, il buon giornalista racconta semplicemente i fatti; poi sta nel giornalista stesso la scelta dei fatti, ma il valore principale è che i fatti siano veri. Concludendo il nazionalismo è morto e sepolto ma il rispetto per la nazione deve esserci sempre, come fa a fare gli interessi della nazione un partito che usa la bandiera come carta igenica. Poi la loro furbizia o paraculaggine è che queste cose le fanno in svizzera, in modo tale da non essere imputati per vilipendio alla bandiera...
 
     
cappy1984
cappy1984 il 17/04/08 alle 11:52 via WEB
A parer mio un giornalista non dovrebbe limitarsi solo a riportare i meri fatti ma scavare nei fatti per trovare cause e motivi facendo riflettere il lettore, stuzzicandogli la mente; ma questo è solo il perere di un appassionato di sociologia, come ben sai.... Comunque il sentimento nazionalista non credo che sia morto nel dopoguerra, negli anni 70' molti hanno dato la vita per il tricolorte e molti lo stanno ancora facendo lontano da casa in missioni umanitarie, ma negli ultimi 20 anni la perdita dei valori un tempo portanti, ad opera della globalizzazione, ha mutato la scala di importanza di molti cittadini e l'antitesi della Globalizzazione, la Glocalizzazione, sta oggi creando quel revival etnico anticipato dalla Lega 15 anni fa ed oggi realtà empirica. Se l'argomento ti interessa ti consiglio di leggere: "Società multietniche e multiculturalismi" di Vincenzo Cesareo, Vita e Pensiero 2002. Oppure: "Società multietniche e contesti locali. Una realtà italiana" di Vincenzo Cesareo, 2001 Erano i miei libri di testo nell'esame di Sociologia del mutamento e ti assicuro che sono illuminanti.
 
     
med.usa2
med.usa2 il 22/04/08 alle 17:33 via WEB
Come puoi notare il nazionalismo europeo è diverso da quello americano e da quello di ogni altra zona del mondo, questo per via delle guerre, soprattutto la seconda causata anche da un forte senso nazionalistico degli Stati. Infatti la CE all'inizio è nata con lo scopo di dare un senso di fratellanza europeo per evitare altre guerre di tale portata. Esiste un libro scritto ad hoc sul nazionalismo e sul sentimento di nazione italiano ed europeo si chiama La Grande Italia autore Gentile. Se il sentimento nazionalista è morto o in ogni caso molto attenuato non deve accadere la stessa cosa del rispetto della nazione e del bene comune inteso come il bene di ogni italiano che sia di Trento o Catania non solo dell'"homo padanus" come piace a dire al presunto prossimo (ahimè) vicepremier.
 
     
cappy1984
cappy1984 il 23/04/08 alle 09:37 via WEB
La tua antipatia verso la Lega ci è ormai ben chiara ma il mio pezzo non voleva tessere le lodi di tal partito e non mi pare che l'abbia fatto, ho solo cercato di analizzare le cause di un tale incremento di voti (ed essendo io padano, ma non me ne vanto di certo preferirei vivere al mare..., vivo molti dei problemi che affligono il nord Italia). Il discorso del nazionalismo, come quello della glocalizzazione in risposta della globalizzazione, sono argomenti estremamente complessi e dispendiosi (ci sono sociologhi che studiano questi argomenti per tutta la vita, ed io devo essere sincero li invidio...) e se ci addentriamo oltremodo in questa discussione potremmo continuare all'infinito (anche perche nelle discipline sociali stilare una legge empirica universale è impossibile giacché in questo campo vigono le opinioni e non i teoremi). Lo scopo del mio articolo era solo quello di analizzare i fatti e mettere in mostra i risvolti di un tale evento, infatti dopo le elezioni tutti hanno capito che la sicurezza ed il federalismo fiscale sono priorità (persino Rutelli ha speso parole per la sicurezza durante la corsa al comune di Roma) e non volevo di certo urtare chi la Lega proprio non la può vedere....Ma BISOGNA prendere atto che Bossi ha fatto breccia nei cuori di molti italiani e chi vota a sinistra si deve interrogare su cosa di sbagliato sia stato fatto, non basta insultare l'avversario come per anni è stato fatto con Berlusconi o dare a Bossi dell'anti-italiano perchè tanto a chi l'ha votato non importa nulla se a casa utilizza la bandiera italiana o la carta igienica!La mia vuole solo essere una critica costruttiva e per farla utilizzo il metro che mi hanno insegnato a scuola, quello cioè dello spettatore disinteressato, giacché è così che il sociologo analizza i fatti.
 
Aldus_r
Aldus_r il 16/04/08 alle 22:20 via WEB
Andiamo verso la polarizzazione delle forzr politiche in due partiti contrapposti: um partito conservatore (Pdl) ed un partito riformista (PD). Dei rimanenti partiti, forse, ne rimarrà un terzo e, forse, un quarto che raccoglierà tutti coloro che non si riconosceranno nei due partiti più grandi. E', comunque,la fine delle ideologie, a prescindere dai bisogni della gente. I due più grandi partiti devono evolversi spalmandosi equamente sul territorio nazionale per raccogliere e interpretare i veri bisogni della gente che vive al Nord, al centro e al sud. E' assolutamente necessario che la politica non si occupi più delle nomine clientelari e partitocratiche dei dirigenti nell'amministrazione pibblica e nella sanità. I criteri da adottare devono essere quelle dei titoli di studio, della professionalità e del merito. Il reddito di ogni singola regione del Paese deve essere reinvestito nella stessa regione che lo ha prodotto. Lo Stato ne riceverà una parte per assicurare i servizi di interesse generale. Ormai non c'é più tempo. La gente è stanca di pagare molte tasse e di avere retrbuzioni e servizi inadeguati e, qualche volta, inefficienti. Bisogna tagliare le spese nell'amministrazione pubblica improduttiva; snellire la burocrazia nei rapporti, dell'industra, del commercio e dell'artigianato, con la pubblica amministrazione. E, infine, liberalizzare tutte le attività economiche e professionali, mettendo sul libero mercato tutti i settori merceologici e le professioni. Tutte le attività economiche e professionali del Paese devono (imperativo categorico) agire in trasparenza e pagare le dovute imposte e tasse, sul reddito prodotto. Il successo elettorale della Lega Nord di Bossi e la nascita dell'Mpa (Lega Sud) di Lombardo, sono la "febbre" causata dalla "malattia", di cui ho detto. Saluti, Aldo
 
 
cappy1984
cappy1984 il 17/04/08 alle 08:54 via WEB
Aldo non posso far altro che complimentarmi con te, la tua analisi, a parer mio, rispecchia fedelmente buona parte dei motivi che hanno indotto molti cittadini a votare per la Lega e per l'Mpa. La dimensione localistica dovrebbe essere contemplata da tutti i partiti che mirano al potere attraverso una radicazione nel territorio giacchè, se effettivamente ci si vuole dirigere verso un bipolarismo anglossassone, non dovrebbe essere lascisato spazio a partituncoli.
 
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Felice chi, lasciatisi alle spalle gli affanni e i dolori che pesano con il loro carico sulla nebbiosa esistenza, può con ala vigorosa slanciarsi verso i campi luminosi e sereni; colui i cui pensieri, come allodole, saettano liberamente verso il cielo del mattino; colui che vola sulla vita e comprende agevolmente il linguaggio dei fiori e delle cose mute.

C. Baudelaire

 
 
 

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