Parole in maschera.

Sbirciare.


Vivere qualcosa che è più importante di noi stessi al di là del limite dell'impossibile e scrivere, scrivere di qualcosa che non si conosce ma che si può soltanto provare ad immaginare. E credere, credere che sia possibile, che sia possibile possa accadere anche a noi stessi. Volgere lo sguardo su qualcuno, sbirciare da una fessura la vita di qualcun'altro e immaginare la nostra vita. Mi chiedo se sia possibile sperare anche per me. Imparo a vivere la mia vita a riprendere in mano quel percorso di vita che ho intrapreso per me. Scelgo ogni giorno come vivere, come e se rivoluzionare qualcosa di me. Migliorare quel poco che c'è, e sognare, sognare il giorno che verrà. Guardo fuori dalla finestra e fisso lo sguardo nel vuoto penso a cosa ho in mano, in questo pugno chiuso, e serro, serro le dita e stringo qualcosa pur di non perderlo. Stringo e porto nel cuore quegli amici che avevo e che ho di nuovi. Scruto attraverso il cielo e vago in esso... Sogno, ricordo e penso a cosa lascio e a cosa trovo. Mi chiedo se mi apparteranno o se scompariranno. Se lasceranno un posto vuoto, o se colmeranno quegli spazi. Orme indelebili ormai impresse e che marchiano a fuoco la pelle.