VIOLEMMA

SETE


SETEDi te mi nutrii, bevendo passionidi  carne tua calda , ne feci il mio sanguedi bocche assetate e sospiri annientati,di pelle bruciante ne feci poesia.Un'attimo ancora,non sono mai solacon te ho il mio tempo, che vive in eternodi te ho gli aneliti sofferti al mio sidi tutto mi pregni, e di linfa mi prendi.Sono il sostegno fugace ma eternodi tue percezioni, di facili  arrese,magia di sensi,di comuni sospiridesideri sospinti, al voler del piacere.Le bocche di fuoco ardenti al desiole mani frugate al tatto di pelle,rinascite nate agli albori del giornoche vita hanno al seguito, di un velato ritorno.Emma