Parole non dette...

MESSA TRIDENTINA


DE SACROSANCTO MISSAE SACRIFICIOSacerdos paratus cum ingreditur ad Altare, facta illi debita reverentia, signat se signo crucis a fronte ad pectus, et clara voce dicit: 
n nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen.Deinde, junctis manibus ante pectus, incipit Antiphonam: Introibo ad altare Dei.Ministri respondent: Ad Deum qui lætificat juventutem meam.Postea alternatim cum Ministris dicit sequentemPs. XLII, 1-5Judica me, Deus, et discerne causam meam de gente non sancta: ab homine iniquo et doloso erue me.M. Quia tu es, Deus, fortitudo mea: quare me repulisti, et quare tristis incedo, dum affligit me inimicus?S. Emitte lucem tuam et veritatem tuam: ipsa me deduxerunt et adduxerunt in montem sanctum tuum, et in tabernacula tua.M. Et introibo ad altare Dei: ad Deum qui lætificat juventutem meam.S. Confitebor tibi in cithara, Deus, Deus meus: quare tristis es anima mea, et quare conturbas me?M. Spera in Deo, quoniam adhuc confitebor illi: salutare vultus mei, et Deus meus.S. Gloria Patri, et Filio, et Spiritui Sancto.M. Sicut erat in principo, et nunc, et semper: et in sæcula sæculorum. Amen.S. repetitur Ad Deum Antiphonam: Introibo ad altare Dei.R. qui lætificat juventutem meam.  (...)
E' in questo modo che inizia la MESSA TRIDENTINA (relativa al Concilio di Trento) promulgato nel 1570 da Papa PIO V nel MESSALE ROMANO. Il Concilio di Trento non volle unificare i riti allora esistenti nella Chiesa latina e negli anni successivi, di fatto, a fianco del Rito Romano, si mantennero, tuttora in vigore l'Ambrosiano, il Mozarabico, quello di Brega, quello dei Certosini e quello dei Domenicani. La Santa Messa secondo il Messale di San PIO V è stata Celebrata nella Chiesa Cattolica qual "rito ordinario universale" fino al 1969, prima che la Riforma Liturgica procedesse alla nuova versione del Rito Romano. I nostri nonni, come alcuni dei nostri genitori, si ricodano ancora la così detta MESSA IN LATINO. Le donne per entrare in Chiesa, dovevano indossare un velo o un foular per coprirsi il capo. Il Sacerdote dando le spalle al popolo come in segreto, pronunciava o cantava alcune preghiere che solo lui poteva dire. E mia madre, mi racconta sempre degli aneddoti divertenti, che accadevano quando alcuni fedeli per rispondere in latino al Sacerdote, blateravano senza accorgersene, parole incomprensibili che sfioravano il ridicolo... (vi risparmio questi aneddoti, per timore di cadere nel blasfemo... eh eh) Il CONCILIO VATICANO II (1962-1965), prevedeva il compimento della Riforma Liturgica, già iniziata dai Pontefici PIO XII e GIOVANNI XXIII. Papa PAOLO VI promulgò nel 1969 il cosiddetto "Novus Ordo Missae" e dispose che il nuovo Messale Romano entrasse subito in vigore. La Messa Tridentina, pur non costituendo più la forma ordinaria del Rito Romano, ha continuato a conservare la propria legittimità giuridica e sacramentale. L'uso del vecchio Messale, mai abrogato, era stato proibito da Papa PAOLO VI al momento della promulgazione del nuovo nel 1969, ma esso è stato costantemente rivendicato dall'ala TRADIZIONALISTA CATTOLICA, in particolare dalla "Fraternità Sacerdotale San PIO X" fondata dal Vescovo francese Marcel Lefèbvre (1905-1991). E' stato un Arcivescovo Cattolico francese, tradizionalista ed oppositore delle Riforme del Concilio Vaticano II, in particolar modo dell'accantonamento della Messa di Rito Tridentino e della Dottrina della Libertà Religiosa elaborata dal Concilio. I Vescovi francesi bollarono il Seminario della Fraternità Sacerdotale, come "seminario selvaggio" per alcune irregolarità formali nelle ordinazioni di alcuni seminaristi che provenivano da diverse Diocesi senza l'approvazione dei propri Vescovi. Nonostante un'ammonizione formale, Lefèbvre ordinò anche quattro vescovi, incorrendo così in un atto scismatico. La sua scomunica da parte della Chiesa fu formalizzata il 30 giugno 1988. Lefèbvre morì di cancro nel 1991. E' fatto controverso se in punto di morte gli sia stata revocata la scomunica. E' sepolto nel Seminario di Ecòne.Il Papa Giovanni Paolo II promulgò nel 1988 con il Motu Proprio "Eclesia Dei
Adflicta" (promulgato in seguito allo scisma dell'Arcivescovo Marcel Lefèbvre), stabiliva, tra le altre cose che: "... dovrà essere ovunque rispettato l'animo di tutti coloro che si sentono legati alla tradizione liturgica latina, mediante un'ampia e generosa applicazione delle direttive, già da tempo emanate dalla Sede Apostolica, per l'uso del Messale Romano secondo l'edizione tipica del 1996". La Messa Tradizionale potè così tornare ad essere pubblicamente celebrata, ma solo a seguito di uno specifico permesso dell'Ordinario (il Vescovo della Diocesi) che, nonostante numerose richieste, venne però concesso in poche diocesi, lasciando insoddisfatti molti Cattolici di ordinamento tradizionalistico.Alcuni anni fa l'allora Cardinale Joseph Ratzinger parlando della liturgia lamentò una serie di modiriche "avventurose e spettacolari", sottolineando che per la Messa Tridentina non vi era stata la medesima tolleranza. "Personalmente ritengo che si dovrebbe essere più generosi - aveva affermato l'allora Cardinale Ratzinger, nel consentire l'antico Rito a coloro che lo desiderano. Non si vede proprio che cosa debba esserci di pericoloso o inaccettabile. Una comunità mette in questione se stessa, quando considera improvvisamente proibito quello che fino a poco tempo prima le appariva sacro e quando ne fa sentire riprovevole il desiderio. Perchè le si dovrebbe credere ancora? Non vieterà forse domani, ciò che oggi prevede?".Il 07 luglio 2007 Joseph Ratzinger oggi BENEDETTO XVI, con la Lettera Apostolica "Motu Proprio Data" SUMMORUM PONTIFICUM  che accompagna lo stesso Documento, scrive: "...Sono giunto, così, a quella ragione positiva che mi ha motivato ad aggiornare mediante questo Motu Proprio quello del 1988. Si tratta di giungere ad una riconciliazione interna nel seno della Chiesa. Guardando al passato, alle divisioni che nel corso dei secoli hanno lacerato il Corpo di Cristo, si ha continuamente l’impressione che, in momenti critici in cui la divisione stava nascendo, non è stato fatto il sufficiente da parte dei responsabili della Chiesa per conservare o conquistare la riconciliazione e l’unità; si ha l’impressione che le omissioni nella Chiesa abbiano avuto una loro parte di colpa nel fatto che queste divisioni si siano potute consolidare. Questo sguardo al passato oggi ci impone un obbligo: fare tutti gli sforzi, affinché a tutti quelli che hanno veramente il desiderio dell’unità, sia reso possibile di restare in quest’unità o di ritrovarla nuovamente. Mi viene in mente una frase della Seconda Lettera ai Corinzi, dove Paolo scrive: “La nostra bocca vi ha parlato francamente, Corinzi, e il nostro cuore si è tutto aperto per voi. Non siete davvero allo stretto in noi; è nei vostri cuori invece che siete allo stretto… Rendeteci il contraccambio, aprite anche voi il vostro cuore!” (2 Cor 6,11–13). Paolo lo dice certo in un altro contesto, ma il suo invito può e deve toccare anche noi, proprio in questo tema. Apriamo generosamente il nostro cuore e lasciamo entrare tutto ciò a cui la fede stessa offre spazio..."Per chi volesse, ecco il Testo della MESSA TRIDENTINA: http://www.kryplos.com/ikthys/Libri_elettr/Messa-Pio_V.htmEcco il Testo della Lettera Apostolica "Motu Proprio" di Benedetto XVI ai Vescovi: http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/letters/2007/documents/hf_ben-xvi_let_20070707_lettera-vescovi_it.htmlEd ecco Il Testo integrale in italiano "Summorum Pontificum" che liberalizza l'uso del Messale Tridentino: http://www.korazym.org/news1.asp?Id=24075Parafrasando una frase di Gesù nel Vangelo: "...La Chiesa è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche." (Matteo 13,52).Concludo il mio Post-it, con le stesse parole che il Sacerdote proclamava al termine della Liturgia Tridentina: Dicto Ite, Missa est vel Benedicamus Domino."SOLI DEO HONOR ET GLORIA"FINISPer chi volesse vedere la MESSA TRIDENTINA, sono riuscito a trovare questo VIDEO. Il filmato dura 60 minuti, ma ne vale la pena... eh eh BUONA VISIONE!