Parole non dette...

PREGA CHE TI PASSA... GLI "EX GAY"


"Io sono diventato omosessuale per una madre castrante e un padre ostile. Sono stato in analisi per tre anni e ora sono felicemente sposato e quasi del tutto etero.Guarire è possibile, ed io ne sono la prova. Rimanere omosessuale sarebbe stato come arrendersi. (...)"Questa lettera anonima, è una delle tante trovate su Internet, porta alla luce un universo sotterraneo poco noto: quello delle promesse di cura degli omosessuali. Il movimento degli EX GAY è un insieme di Associazioni di matrice religiosa, quasi tutte di impronta protestante FONDAMENTALISTA secondo cui la pratica intensa della preghierà può letteralmente guarire qualsiasi malattia, inclusi i tumori.Anche se il  movimento si presenta spesso ai mezzi d'informazione come laico e areligioso, le sue strutture sono di solito ospitate da chiese e movimenti religiosi, che finanziano senza nasconderlo le campagne di pubblicità, o la stampa di libri e opuscoli.GRUPPI STATUNITENSI E BRITANNICI:- Love in Action- Exodus International - Homosexuals Anonymous, Quest Learning Center- Courage e Courage Trust- True Freedom Trust- Positive Alternatives to Homosexuality
Sui siti di tutte queste organizzazioni, oltre alla possibilità di donare denaro e acquistare gadget, si trovano innumerevoli testimonianze, anche tradotte in italiano, di ex omosessuali che, dopo un vissuto di misere, grazie alla fede e alla potenza di Dio hanno ritrovato la “retta via”.Questo fatto spiega in parte il motivo per cui il movimento degli "ex gay" abbia avuto, fino ad oggi, una presa relativamente scarsa sulle realtà cattoliche, anche se non mancano negli Usa e da alcuni anni anche in Italia, gruppi para-cattolici che tentano di imitare le parole d'ordine e le pratiche del movimento degli "ex gay". Tali tentativi non hanno però l'appoggio esplicito delle gerarchie cattoliche, ma sono finanziati a titolo "spontaneo" da congregazioni e associazioni, in genere conservatrici e ultra-conservatrici.In Italia sono a disposizione almeno quattro testi di guaritori di gay. Di Joseph Nicolosi: - Omosessualità maschile, un nuovo approccio (Sugarco, 1997) Questo testo ha la prefazione della dottoressa Chiara Atzori, medico infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, mentre le conclusioni sono di padre Livio Fanzaga, direttore di “Radio Maria”, “filosofo del diritto” e “docente presso la facoltà di bioetica - Ateneo pontificio Regina Apostolorum”. Un vasto campionario dei loro interventi omofobi è reperibile con facilità sul web.- Omosessualità, una guida per i genitori (Sugarco, 2003)- Una strada per il domani: guida all’(auto) terapia dell’omosessualità di Gerard  van  den Aardweg (Città nuova, 2004)  - Omosessualità & speranza (Edizioni Ares, 1995).
Entrambi gli autori, richiamando l’uno i successi terapeutici dell’altro, sostengono che la condizione di omosessuale è di per sé infelice, che l’omosessualità non è innata ed è patologica, che l’amore omosessuale è falso e che potenti lobby gay influenzano gli studiosi, tanto da non permettere uno studio serio, scientifico e approfondito della cura dei gay. I risultati e le proposte dei due autori, al dì là della fama che si sono creati, non sono considerati attendibili dalla comunità scientifica. In particolare, la posizione dell'American Psycological Association è che gli esseri umani non possono scegliere di essere omosessuali o eterosessuali, e che l'orientamento sessuale non è una scelta cosciente che possa essere cambiata volontariamente. Infatti, l'associazione va ancora ulteriore, dichiarando che: "(gli)sforzi di ripatologizzare l’omosessualità sostenendo che possa essere curata sono spesso guidati non da rigore scientifico o ricerca psichiatrica, ma, qualche volta, da forze religiose e politiche che si oppongono ai diritti civili di gay e lesbiche. […] La letteratura sulla terapia riparativa usa teorie che rendono difficile formulare una selezione scientifica dei criteri per le modalità di trattamento. La letteratura non solo ignora l’impatto dello stigma sociale (…) è una letteratura che attivamente stigmatizza l’omosessualità”.Anche l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, ha cancellato l’omosessualità dal suo Manuale dignostico delle malattie mentali, ma Nicolosi e compagni sembrano non essersene accorti.In sostanza, non esiste alcuno studio su rivista scientifica che supporti la “terapia riparativa” o i tentativi di “curare” l’omosessualità.L’unico intervento psicologico condiviso dalla comunità scientifica, per gli omosessuali, come dice Antonella Montano (in: Psicoterapia con pazienti omosessuali, McGraw-Hill 2000) è “un aiuto ed un accompagnamento all'accettazione e alla scelta di sé e come rilevarsi gay o lesbica”.TESTIMONIANZA DI UN PAZIENTE DI NICOLOSI: La Terapia per Ex Gay NON FUNZIONA:I "GUARITORI DEGLI OMOSESSUALI" chiedono SCUSA alle "VITTIME"    Di Queerboy (del 30/06/2007 @ 11:03:06, in Salute) Ultimamente  tre di questi esponenti della riconversione hanno fatto pubblica ammenda, prendendo le distanze da Exodus stesso e chiedendo scusa a tutti i gay e le lesbiche per il danno provocato negli anni della loro militanza.La conferenza stampa, in più, si è tenuta in un momento particolare dell'associazione, proprio mentre Exodus tiene la propria conferenza annuale di guariti.Alla conferenza stampa nella quale è stato presentato il loro comunicato i tre ex "guaritori" hanno detto di aver visto non pochi casi di persone che hanno cercato (ovviamente) inutilmente di cambiare il loro orientamentro sessuale e che, fallendo, hanno finito per cadere in un vortice di serie depressioni che hanno portato fino al suicidio i malcapitati.I tre hanno chiesto pubblicamente scusa per le "false verità" che hanno diffuso, se pur in buona fede, e hanno invitato gli altri che hanno abbandonato tali organizzazioni di unirsi al  loro appello, affinché i pastori ancora coinvolti in questi programmi "considerino gli effetti a lungo termine del loro ministero".Nel comunicato ufficiale Michael Bussee (co-fondatore di Exodus), Darlene Bogle e Jeremy Marks (ex presidente di Exodus in Europa) chiedono scusa"a quegli individui e a quelle famiglie che hanno creduto al messaggio che c’è qualcosa di intrinsecamente sbagliato nell’essere gay, lesbica, bisessuale e transgender.Alcuni che hanno udito il nostro messaggio sono stati spinti a cercare di cambiare una parte integrante di loro stessi, causando danno a se stessi e alle proprie famiglie. Sebbene agissimo in buona fede abbiamo da allora visto l’isolamento, la vergogna, la paura e la perdita di fede che questi messaggi creano.L’amore e il perdono di Dio certamente cambiano le persone, ha cambiato anche me, solo che non mi ha fatto diventare etero."Jeremy Marks, ora a capo gruppo di credenti omosessuali in Gran Bretagna ha aggiunto che "siamo ancora cristiani devoti, ma siamo ancora gay".TRATTO DA: "Ex-Gay e Ex-Gay (gruppi) Wikipedia                    "Prega che ti passa" Arcigay Milano                    "I Guaritori chiedono scusa alle vittime" Queerway