Parole non dette...

Lettera di un padre...


Quello che vi parla non è un gay ma il padre di un gay Sono un impiegato di banca, militante comunista dal 1979, berlingueriano da sempre.La mia vita è stata fatta più di bassi che di alti tuttavia sono contento di averla vissuta (e di continuarla a vivere!!!) senza rimpianti.Oggi si parla molto di più di una volta del tema dell'omosessualità, una volta ciò era paragonata ad una comune devianza come la pedofilia e la bestialità.Io sono ateo, non credo dunque che l'omosessualità sia un peccato, tuttavia fino a non molto tempo fa non ero tollerante verso le persone gay. Consideravo loro dei deviati, perchè mi era stato insegnato così. Qualche anno fa mi è successo qualcosa che mi ha totalmente cambiato la vita, mio figlio maggiore ha portato a casa il suo fidanzato.In principio quasi mi venne un colpo, non parlai con mio figlio per due mesi, con i miei amici non vi dico è stato un periodo difficile.Pensai che fosse stata colpa mia che sono stato un padre assente.Poi però ho riflettuto cosa mai di male ha fatto mio figlio oltre ad avere un amore diverso dal mio e di quello della gran parte delle persone. è una brava persona (non sono solo io a dirlo) studente eccellente (va all'università) ed è un pozzo di sapienza. è vero non mi potra dare dei nipotini, cosa che sinceramente mi sarebbe piaciuta pero va bene così.Ho fatto pace con mio figlio, ed ora che l' ho accettato com'è provo veramente gran dolore nel vedere questa società italiana bigotta che non riesce ad accettarlo.Non sto parlando della chiesa ma dell'Italia laica.Molti dicono di essere a favore dei matrimoni omosessuali, ma credo che il loro attegiamento sarebbe diverso se l'omosessuale fosse suo figlio.La società fa sempre vedere il mondo eterosessuale come il migliore, i modelli da imitare per i ragazzi di oggi sono playboy hooliwoodiani che sono stati a letto con centinaia di donne.I ragazzi parlano solo di donne e ora solo ora riesco a capire come mio figlio e tanti altri possano aver sofferto in gioventù.Non mi stupisce affato che quel ragazzo Matteo si sia suicidato.Ritengo dieci volte migliore un gay, di un balordo eterosessuale  che mette al mondo un figlio per poi abbandonarlo in mezzo ad una strada.Mi appello a tutti gay di Italia: non vergogantevi uscite fuori allo scoperto e fate cambiare il mondo di pensare degli Italiani.(Lettera tratta dal Sito: GIOVANI COMUNISTI DI ORVIETO)