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Storia dell'Avvento


Il periodo d'Avvento, conosciuto soltanto in Occidente e ricalcato sul modello del periodo di preparazione alla Pasqua, ha due origini che si lasciano ancora oggi chiaramente riconoscere nei testi della messa: una romana ed una gallicana. A partire dal sec. V a Roma viene dato rilievo all'incarnazione di Dio con una preparazione al Natale della durata da una fino a tre settimane. Questo significa contemporaneamente una caratterizzazione mariana, l'accentuazione del significato della Madre del Signore nell'ambito della storia salvifica di Dio con il suo popolo (vedi l'8 dicembre, la concezione immacolata Maria). In Gallia la liturgia, a partire dal sec. VI, si sviluppa sotto l'influsso del monachesimo gallo-irlandese in maniera leggermente diversa rispetto a Roma. La preparazione, lunga sei settimane, inizia la domenica di s. Martino (11 novembre) con una caratterizzazione escatologica e con l'accento posto sul giudizio universale e, quindi, sulla fine dei tempi. Nel Medioevo i due aspetti si compenetrano. Soltanto nel 1570, a questo riguardo, la tradizione romana delle quattro domeniche d'Avvento s'impone in tutto l'Occidente. La Chiesa ambrosiana conta ancor oggi sei settimane nella sua liturgia dell'Avvento; il Messale gotico o mozarabico mantiene la stessa usanza. Per la Chiesa gallicana, i frammenti che Dom Mabillon ci ha conservati della sua liturgia non ci attestano nulla a questo riguardo; ma è naturale pensare con questo studioso la cui autorità è rafforzata anche da quella di Dom Martène, che la Chiesa delle Gallie seguiva su questo punto, come su tanti altri, le usanze della Chiesa gotica, cioè che la liturgia del suo Avvento si componeva ugualmente di sei domeniche e di sei settimane.Quanto ai Greci, le loro Rubriche per il tempo dell'Avvento si leggono nei Nenei, dopo l'Ufficio del 14 novembre. Essi non hanno un Ufficio proprio dell'Avvento, e non celebrano durante questo tempo la Messa dei Presantificati, come fanno in Quaresima. Si trovano soltanto, nel corpo stesso degli Uffici dei Santi che occupano il periodo dal 15 novembre alla domenica più vicina a Natale, parecchie allusioni alla Natività del Salvatore, alla maternità di Maria, alla grotta di Betlemme, ecc. Nella domenica che precede il Natale, celebrano quella che chiamano la Festa dei santi Avi, cioè la Commemorazione dei Santi dell'Antico Testamento, per celebrare l'attesa del Messia. Il 20, 21, 22 e 23 dicembre sono decorati del titolo di Vigilia della Natività; e benché in quei giorni si celebri ancora l'Ufficio di parecchi Santi, il mistero della prossima Nascita del Salvatore domina tutta la Liturgia.Così tutta la Chiesa, Una Santa Cattolica e Apostolica, celebra oggi una duplice venuta del Signore: la sua venuta tra gli uomini e la sua venuta alla fine dei tempi.