Parole non dette...

Per non dimenticare...


«Verrà il giorno in cui sarà forse impossibile parlare apertamente, ma noi pregheremo, faremo ciò che è giusto, il tempo di Dio verrà»Dietrich Bonhoeffer (1906-1945)
Si può morire a 21 anni perché omosessuali? In Iran si può. Makwan Moloudzadeh  è stato assassinato dai suoi aguzzini all’interno del carcere di Kermanshah, dov’era detenuto, in seguito alla condanna a morte per “lavat” (sodomia). Il ragazzo, secondo l’autorità giudiziaria iraniana, era infatti “colpevole” di aver amato un coetaneo all’età di 13 anni e di aver avuto con lui rapporti sessuali. L’esecuzione è avvenuta nel carcere succitato, nell’ovest dell’Iran, alle 5 del mattino (ora iraniana) il 5 dicembre 2007, nel più totale silenzio della stampa, istituzioni e associazioni. E’ l’ultimo di una lunga catena di morte, un vero e proprio olocausto, dal 1979 ben 10.000 omosessuali sono stati giustiziati nella repubblica islamica iraniana. Ma si può essere uccisi solo perché omosessuali, per eseguire un imperativo morale, culturale o religioso? La pena di morte è un abominio ma in questo caso è qualcosa di una gravità enorme. La vicenda di Makwan è simile a quella di tante altre persone uccise in Iran e nel mondo perché omosessuali e di cui non sapremo mai né il nome né la storia. Di fronte a tanta violenza e all’assordante silenzio sia delle Chiese che delle istituzioni italiane, le donne e gli uomini della REFO di Firenze hanno deciso, come cristiani provenienti da diverse confessioni (valdesi, battisti, cattolici, veterocattolici e altri), di combattere questa battaglia non solo firmando petizioni ma anche con la forza della preghiera.Ecco perché giovedì 13 dicembre alle ore 21 ci sarà un'incontro presso il Centro comunitario Valdese di Via Manzoni 21 a Firenze, insieme a quanti vorranno essere in comunione, per pregare e gridare la nostra sete di giustizia, di amore e di compassione, perché non si dia più la morte nel nome dell’unico Dio dei cristiani, degli islamici e degli ebrei.E Tu cosa fai? Vuoi scegliere il silenzio e la rassegnazione o vuoi testimoniare la tua speranza di giustizia affidandoti alla forza della preghiera?