Parole non dette...

All'ombra delle piramidi...


Nel 1964, nell'antica necropoli di Saqqara, l'archeologo Egiziano Ahmed Moussa scoprì una serie di tombe con dei passaggi aperti nella roccia nella scarpata che dà verso la strada rialzata che conduce alla piramide di Unas. Subito dopo, l'Ispettore Capo Mounir Basta entrò, strisciando sulle mani e sulle ginocchia attraverso i passaggi, in una delle tombe del Vecchio Regno. Egli rimase impressionato dalle scene singolari di due uomini raffigurati in un intimo abbraccio, qualcosa che non aveva mai visto prima nelle tombe di Saqqara. Nel frattempo, gli archeologi che lavoravano alla restaurazione della strada rialzata di Unas, scoprirono che alcuni dei blocchi di pietra che erano stati utilizzati per costruire la strada erano stati presi nell'antichità dalla mastaba che era originariamente servita come entrata della tomba appena scoperta.  Gli archeologi ricostruirono la mastaba utilizzando i blocchi inscritti trovati nella struttura della strada rialzata. Venne fuori che questa tomba singolare era stata costruita perchè potesse ospitare due uomini, che, peraltro, avevano entrambi lo stesso titolo nel palazzo del Re Niuserre della Quinta Dinastia: "caposquadra dei manicure del re." Come era scritto all'entrata, essi erano entrambi conoscenti del re ed i loro nomi erano Khnumhotep e Niankhkhnum. Appena dentro l'entrata della tomba, i due uomini (nell'atto di abbracciarsi) siedono su delle sedie per accogliere i visitatori della loro tomba. E' un gesto amichevole di benvenuto alla loro "Casa dell'Eternità". Sul muro sud dell'entrata c'è un'illustrazione dei due uomini che si tengono per mano ed effettuano un giro di ispezione. Niankhkhnum conduce Khnumhotep per mano nei meandri della tomba. All'entrata, i nomi di Niankhkhnum e Khnumhotep sono iscritti come un unico nome al di sopra della porta. Il nome Niankhkhnum sulla destra è tradotto come "Khnum ha vita". Il nome Khnumhotep sulla sinistra significa "Khnum è soddisfatto". Hotep = "pace" or "soddisfazione" ed è spesso usato per descrivere lo stato beato della morte. Il nome Khnum oltre ad essere un riferimento al dio significa anche "uniti insieme" e "unito con" e soprattutto "soci, compagni, amici" e perfino "coabitanti". I loro nomi iscritti insieme, così come appaiono al di sopra dell'entrata della camera scavata nella roccia, possono rappresentare un gioco di parole, col significato di "uniti nella vita e uniti nella morte" e ovviamente fa riferimento alla unione dei due uomini e al loro desiderio di rimanere insieme in questa vita e in quella successiva. Non sappiamo a che punto della loro vita essi presero questi nomi. All'estremità sud della camera c'è la scena del banchetto dove Niankhkhnum e Khnumhotep vengono mostrati nell'atto di festeggiare intrattenuti da danzatori, cantanti e musicisti.
La scena è ricca di dettagli e indizi che ci aiutano a capire la vita di Niankhkhnum e Khnumhotep. Khnumhotep siede nell'angolo in alto a destra con in mano un fiore di loto rivolgendo il viso al suo compagno Niankhkhnum, che siede sul lato sinistro. Ai tempi della quinta Dinastia pochissimi uomini venivano rappresentati con un fiore di loto in mano o nell'atto di odorarli. In questa tomba solo le donne (le mogli e le figlie dei due uomini) hanno in mano un fiore di loto, solo le donne e Khnumhotep. Seduta accanto a Niankhkhnum ci sono tracce sbiadite di sua moglie ma la sua immagine è stata rimossa in tempi antichi da coloro che progettarono la tomba. Non sappiamo il motivo per il quale la moglie di Niankhkhnum fu rimossa, ma ciò lascia solo i due uomini come ospiti onorari alla loro festa del funerale. Nessuna stanza fu predisposta nel progetto originale per dare posto a una moglie accanto a Khnumhotep. Al di sotto dei due uomini ci sono i musicisti, le ballerine e i cantanti. Un dettaglio mostra le ballerine, gli arpisti, i suonatori e i cantanti. L'uomo che sta in piedi è il direttore. Egli dice ai musicisti di "Suonare quella sui 'due fratelli divini'", un probabile riferimento a Horus e Seth che erano conosciuti con quell'appellativo. Uno dei primi riferimenti scritti ad Horus e Seth dai Testi della Piramide trovati nella piramide di Re Pepi I afferma che Horus penetrò sessualmente Seth e che Seth penetrò Horus. Perciò questa canzone potrebbe essere una canzone volgare o un modo per collocare i due uomini nel regno dei cosmi divini associandoli a Horus e Seth. E' nella cappella delle offerte che si ritrovano i ritratti più intimi. Nella scena all'entrata, tra due porte, i due abbigliati in modo identico, sono mostrati in un abbraccio, naso a naso. I loro bambini li circondano, ma le mogli non sono rappresentate qui. La relazione tra i due uomini non è chiara. Gli egittologi la considerano problematica. Sono fratelli? Potrebbero essere gemelli? Sono amici intimi o amanti? Sulla parete ovest della camera delle offerte ci sono due false porte. Quella a destra per Khnumhotep, quella a sinistra per Niankhkhnum. Queste false porte sono separate dalla scena dei due uomini che si abbracciano anche se non così vicini come nella scena rappresentata all'entrata. Sulla parte est, la coppia è rappresentata nell'abbraccio più intimo possibile rispetto ai canoni dell'arte egiziana antica. Niankhkhnum è sulla destra e tiene stretto l'avambraccio destro del compagno; Khnumhotep, sulla sinistra, ha il braccio sinistro intorno alla schiena dell'altro e stringe con la mano la sua spalla. Di nuovo le punte del naso dei due uomini si toccano e stavolta i loro busti sono molto ravvicinati, tanto che i nodi delle cinture sono in contatto tra di loro, se non addirittura legati. Qui, nella parte più intima e privata della loro tomba, i due uomini sono uniti in un abbraccio destinato a durare per l'eternità.