Alla fine Ciccio Pasticcio ha fatto non solo tanti pasticci,ma soprattutto, e lo dico con molto dispiacere, ha fatto carne di porco dellanostra sensibilità, della nostra complicità e del nostro rapporto. Non solo, come ti ho già detto, non doveva dire a te, inquanto mia amica (e all’epoca lei neanche esisteva) cose che avrebbe dovutodire a me, mettendo te in una posizione delicata. Meno che mai avrebbe dovuto anche LUI chiederti di andare aquella maledetta festa, mettendoti nuovamente in una posizione ancora piùdelicata. La cosa brutta è che io penso che lui lo abbia fattoscientemente, agendo sulla conoscenza del tuo carattere, sapendo che avresticeduto, e sapendo che non mi avresti detto niente. E forse anche puntando sulle tue fragilità e insicurezze,anche in relazione al tuo rapporto, dove lui assumeva un’importanzaparticolare, essendo proprio il suo amico. O almeno questa è la spiegazione cheho trovato io per un comportamento che mi ha ferita, anche se comunque lo ritenevoprivo di cattiveria. E dopo ha continuato: coinvolgendoti sempre più con lei,senza pensare, come l’altra sera, al fatto che, di nuovo, ti avrebbe potutocreare dei problemi. Ha adottato la tattica del “dividi et impera” per poterarrivare a quello che voleva lui; e noi lo abbiamo lasciato fare. Io essendocisempre e tu pure, facendoti coinvolgere nella sua tela, trovandoti in difficoltàsia nei miei confronti che, ora, in quelli di lei. Quello che più mi dispiace, adesso, è che tutto questo cipossa togliere la complicità che avevamo: il pensare che tu ora voglia evitaresituazioni che, invece, per me sono carine e divertenti, e anche innocenti, miaddolora profondamente. Mi addolora perché ho perso una complicità che hosempre avuto solo con te, fin da quando eravamo ragazzine, e, ti confesso, chemi addolora pure l’idea che tu possa dare la precedenza a lei rispetto a me.Già, perché mi sono chiesta se avrei in te un’alleata neisuoi confronti: se ad esempio io ti dicessi che sono innamorata di lui e voglioprovare a portaglielo via…. Ho sempre pensato che tu fossi mia amica e miavresti aiutata, adesso non ne sono più sicura…e me ne dispiace. Tranquilla perché la situazione non è questa. Anzi mai comeadesso spero di chiudere con lui, come forse avrei dovuto fare quasi quattroanni fa, come forse avrei fatto se avessi saputo determinate cose, come forsesarei riuscita a fare se tu me le avessi dette….
La mia AMICA
Alla fine Ciccio Pasticcio ha fatto non solo tanti pasticci,ma soprattutto, e lo dico con molto dispiacere, ha fatto carne di porco dellanostra sensibilità, della nostra complicità e del nostro rapporto. Non solo, come ti ho già detto, non doveva dire a te, inquanto mia amica (e all’epoca lei neanche esisteva) cose che avrebbe dovutodire a me, mettendo te in una posizione delicata. Meno che mai avrebbe dovuto anche LUI chiederti di andare aquella maledetta festa, mettendoti nuovamente in una posizione ancora piùdelicata. La cosa brutta è che io penso che lui lo abbia fattoscientemente, agendo sulla conoscenza del tuo carattere, sapendo che avresticeduto, e sapendo che non mi avresti detto niente. E forse anche puntando sulle tue fragilità e insicurezze,anche in relazione al tuo rapporto, dove lui assumeva un’importanzaparticolare, essendo proprio il suo amico. O almeno questa è la spiegazione cheho trovato io per un comportamento che mi ha ferita, anche se comunque lo ritenevoprivo di cattiveria. E dopo ha continuato: coinvolgendoti sempre più con lei,senza pensare, come l’altra sera, al fatto che, di nuovo, ti avrebbe potutocreare dei problemi. Ha adottato la tattica del “dividi et impera” per poterarrivare a quello che voleva lui; e noi lo abbiamo lasciato fare. Io essendocisempre e tu pure, facendoti coinvolgere nella sua tela, trovandoti in difficoltàsia nei miei confronti che, ora, in quelli di lei. Quello che più mi dispiace, adesso, è che tutto questo cipossa togliere la complicità che avevamo: il pensare che tu ora voglia evitaresituazioni che, invece, per me sono carine e divertenti, e anche innocenti, miaddolora profondamente. Mi addolora perché ho perso una complicità che hosempre avuto solo con te, fin da quando eravamo ragazzine, e, ti confesso, chemi addolora pure l’idea che tu possa dare la precedenza a lei rispetto a me.Già, perché mi sono chiesta se avrei in te un’alleata neisuoi confronti: se ad esempio io ti dicessi che sono innamorata di lui e voglioprovare a portaglielo via…. Ho sempre pensato che tu fossi mia amica e miavresti aiutata, adesso non ne sono più sicura…e me ne dispiace. Tranquilla perché la situazione non è questa. Anzi mai comeadesso spero di chiudere con lui, come forse avrei dovuto fare quasi quattroanni fa, come forse avrei fatto se avessi saputo determinate cose, come forsesarei riuscita a fare se tu me le avessi dette….