LIFE ON MARS

Post N° 132


Ed eccomi qui. Seduta. Io e Ginny abbiamo trovato un posto scomodo. Non si può stendere e inizia a lamentarsi un pò, ma poi pensa a questa domenica e inizia a cedere ai piccoli dolori. Mi guardo intorno. Vedo solo visi stanchi, fondamentalmente tristi. Sono quasi tutti pendolari che ritornano ad un inzio settimana di lavoroeuniversità. C'è qualche coppia da una domenica di passeggi e shopping pre Natalizio, perchè poi, l'aria, è quella lì. Grigio fitto e freddo, un freddo che, per quanto si possa percepire sui quei pochi centimetri di pelle scoperta, perchè poi è ricoperto dai nostri coloridilana senti che lo è. Guardo aldilà dei binari, sei a quattro da me. Direzioni opposte. Direzioni che poi ritornano. E tra le tante colonne sonore ne scelgo una, vado su e giù col mio emmepitre finchè la trovo Tears for feel good di Gary Jules. Avrei potuto scengliere qualsiasi altra ma questa mi piaceva. E' di quelle che si fanno raccontare senza troppe domande. Di quelle che poi parliparli e non la smetteresti mai e scalda il cuore. Mi stendo. Arrivo a guardare il finestrino appanato dal mio stesso fiato e penso che certe magie esistono. Esistono queste domeniche che poi ti mancano per un pò. Ti mancano anche se poi sai che manca poco e che il giorno dopo è sempre uno in meno e ridi perchè suona troppo buffo che certe storie non sono sole tue. Come possono esserlo. Perchè poi ti soffermi su quell'angolo di moleskine dove distrattamente un giorno hai appuntato un pensiero rubato su un cartellone e scopri che Hiroshi ha ragione quando mi dice che ci saranno forse cose in cui non credevo fino ad oggi con cui potrei inaspettatamente entrare in contatto. E già, inaspettatamente, come in qule freddo giorno dove hai spalancato la mia porta senza bussare e ti sei seduta al mio fianco senza troppe domande, un contatto che ci sarà ancora ...e quella promessa non sarà solo un pensiero e ci accompagnerà ogni volta che sembreremo altro, che poi, di altro ce ne è poco e resta la  frenesia di guardare nella stessa direzione, ancora.