Parole Tremende

C'era un cinese in Croma


Una donna cinese ferma in doppia fila con l'auto viene fermata dai vigili, normale controllo e multa per l'automobilista (molti non ci crederanno, ma anche con le quattro frecce ci si becca lo stesso la multa!) e invece che succede? La pattuglia viene assaltata da decine di cinesi!E' accaduto quest'oggi in via Sarpi a Milano, nella zona conosciuta dai residenti come China Town, inutile spegare il perchè. Circa 300 connazionali della donna multata sono intervenuti ad attaccare le forze dei vigili urbani con il pretesto di un'improbabile aggressione alla donna da parte dei vigili stessi. Improbabile perchè molti italiani che hanno assistito alla scena hanno negato la fantomatica aggressione.Ed ecco che si scoprono i primi altarini. Via Paolo Sarpi sta diventando una sorta di "zona franca" ovvero un'area dove la nutrita comunità cinese fa un pò come le pare infischiandosene altamente delle leggi italiane, tra l'esasperazione degli ultimi residenti italiani lì rimasti.Come dice il sindaco Moratti: "non devono esserci zone franche" e ciò non può che riscuotere in pieno la mia approvazione. Ma perchè non cercare di porre rimedio prima a queste cose? Non ora che la zona è diventata quasi un ghetto.In ogni caso la situazione va gestita come si deve, perchè noi tutti siamo stufi di vedere comunità di stranieri che si appropriano di zone della città dove si comportano come pare a loro, cito l'esempio di San Salvario e Porta Palazzo a Torino. E se da un lato la rivalutazione dei quartieri e la solidarietà agli immigrati non sembra sortire alcun effetto, dall'altro si prospetta un'unica soluzione molto più drastica: il buon vecchio pugno di ferro.Nell'illusione di ottenere benevolenza noi italiani siamo soliti concedere un pò troppi favori ai nuovi venuti, la maggior parte dei quali si guardarebbe bene dal fare lo stesso a situazione invertita, e nell'idea diffusa che in Italia stanno meglio gli immigrati che gli italiani stessi (peraltro poco distante dalla realtà) tra qualche anno diventermo il quarto paese europeo a maggior tasso di immigrazione. Bel traguardo.Sinceramente una cosa del genere me la eviterei e, invece di ghettizzare intere zone in alcune città (come a Padova) è forse giunto il momento di farsi rispettare sul serio, non solo a parole.La solidarietà incondizionata abbiamo visto che non paga...- Basilisko -