su e giù

san valentino

Ti sei rifugiato nella religione per sfuggire al'aria pesante di casa tua e hai cominciato un cammino che avrebbe dovuto portarti a leggere meglio in te stesso, ma non è stato così.

L'atmosfera a casa tua è sempre opprimente: i continui litigi tra tua madre e tuo padre ti hanno portato a vedere in tua madre la persona da difendere e lei, facendo leva su questo sentimento, ti ha manovrato come si fa con un burattino. Tu docile l'hai assecondata. Tuo fratello ha provato a combattere, il risultato? E' diventato bulimico.

Tu sei scappato letteralemtne da casa, hai intrapreso la carriera militare e hai incontrato me. Figlia amata, cresciuta in una famiglia dove i valori morali erano altissimi. Non mi piacevi, ma hai deciso che ero io quella che volevi. Chissà cosa ci vedesti  e perchè mi scegliesti. Forse lo facesti perchè ero l'unica che non ti dava la caccia.

Tua madre ebbe paura del nostro rapporto. Tu con me riuscivi a parlare ed io ti aiutavo a vedere chiaro. Ha fatto di tutto, compreso piangere e disperarsi e tu, ancora una volta, hai fatto come ti diceva lei.

Decidesti che dovevamo sposarci, ma dopo averne parlato con tua madre mi lasciasti.

Non credo che la donna che tu hai scelto a lei sia piaciuta, chiamala intuizione la mia, ma credo proprio che tu l'abbia sposata per farle un dispetto. Più grande di te di parecchio in lei hai trovato la madre che non hai mai avuto.

Per dare a tua madre quello che lei non ha mai avuto, un marito presente, hai alleggerito la  tua di moglie, liberandola di tutte le incombenze... poverina sempre stanca era e tu l'aiutavi.

Piano piano però qualcosa è venuto a mancare e tu ti sei trovato un amante. Ancora una volta hai letto male. Lei era ed è un'approfittatrice. Prendeva quello che le serviva, dai soldi alla tua comprensione.

Per una strano gioco del destino ci siamo ritrovati e tante sono state le cose che si siamo detti. Hai lasciato la tua amante, dopo averne parlato fino all''inverosimile con me.

Non sono diventata la tua amante, anche se tu hai detto che se avessi potuto scegliere avresti voluto finire la tua vita con me accanto... peccato solo che avevi dimenticato di aver fatto questa stessa scelta venti anni prima.

Il tuo percorso all'interno della chiesa era continuato, ma ancora una volta non ti ha aiutato a crescere ma solo a progredire professionalmente.

E ora che ti resta? niente.

La solitudine ti opprime e il Dio nel nome del quale hai sacrificato la tua vita non ti basta più. Questo è stato il colpo di grazia. Sei caduto nella depressione più nera e speri di uscirne con le medicine. Le medicine non sono la panacea di tutto, proprio come Dio non lo è stato per la tua vita.

La verità è dura da accettare, ma è il solo modo per uscirne.

Chi sono io per dirtelo?

Nessuno, proprio nessuno.