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... con gli altri ridere, da solo piangere,,,,,,, questo e` il mio modo di vivere ~~~~~~~~~~~ Benvenuti in Persia la terra magica

 

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Il ritorno delle rondine

Post n°58 pubblicato il 17 Giugno 2015 da unpersiano
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Martedi 16 giugno... funerali dei 270 soldati uccisi durante la guerra Iran-Iraq... orgolgio di una nazione messo davanti ai piedi dei suoi eroi...tra loro 175 sommozzatori, sepolti ancora vivi e con le mani legate....

 
 
 

14 APRILE GIORNATA DI ATTAR

Post n°57 pubblicato il 15 Aprile 2015 da unpersiano
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Farid al-Din Attar, mistico e poeta persiano, era figlio di un ricco speziale e ricevette un'eccellente educazione. Studiò l'arabo, la medicina e le scienze religiose. Da giovane aiutò il padre in bottega e alla sua morte la ereditò. Da speziale, i clienti che si rivolgevano a lui gli confidavano tutti i loro problemi medici ed egli ne era spesso profondamente toccato. La leggenda vuole che fu proprio lì che avvenne il suo avvicinamento al sufismo, per opera di un Derviscio che lo rimproverò per l'opulenza delle merci esposte - si dice infatti che ricevesse nella sua bottega "500 clienti al giorno" - invitandolo alla vita meditativa, l'unica in grado di dargli una morte dignitosa: alla richiesta di Attar che gli venisse fornita prova di ciò, il derviscio si distese a terra e morì. Quest'esperienza avrebbe colpito tanto Attar da indurlo ad abbracciare immediatamente la ricerca mistica. Infine decise di abbandonare la sua attività e viaggiò moltissimo. Durante la sua permanenza a vari paesi, ebbe l'occasione di incontrare numerosi maestri sufi ed al suo ritorno promosse il Sufismo. Le sue opere furono d'ispirazione per Jalal al-Din Rumi e per molti altri poeti mistici. Attar, insieme a Sanaii di Ghazna, fu colui che influenzò maggiormente Rūmī nelle sue concezioni sul sufismo. Rūmī li cita entrambi numerose volte nelle sue opere e con la più alta stima. Rūmī lodò ʿAttār nel seguente modo: "Attarr percorse errante le sette città dell'amore - Siamo ancora nella stessa Via."

Fu uno degli autori più prolifici della letteratura persiana, la sua opera più conosciuta è tuttavia il Manṭiq al-ṭayr (Il Verbo degli uccelli). Oltre opere importanti sono l'Asrār-Nāme (Il libro dei segreti), il Musibat-nāme (Libro delle avversità) e la Tadhkirat al-Awliyāʾ, (Memoriale degli Intimi di Allah che contiene le biografie di molti maestri sufi e di uomini santi). Compose inoltre un ampio Canzoniere (dīvān) formato da ghazal e quartine (rubʿayyāt). In generale, la maggior parte dei suoi libri è alla portata di tutti e relativamente facile da leggere.

In Italia molti artisti si sono ispirati ad Attar e alle sue opere. I Radiodervish si sono ispirati al Manṭiq al-ṭayr nel loro album "In search of Simurgh" del 2004. Sono state fatte anche trasposizioni teatrali come ad esempio quella di "Ali di Polvere In Search of Simurgh" di Teresa Ludovico e "II Verbo degli Uccelli - Anno I: II Viaggio Analogo" di Domenico Castaldo.

In altre letterature si trovano citazioni attariane in: W. Beckford (Watek); in Jorge Luis Borges (L'accostamento ad Almotasim in Finzioni) e nei versi di The unending rose, oltre che nel cap. n. 7, intitolato "Il Simurg e l'Aquila", del suo Nove saggi danteschi; in varie opere di A. De Mello; in R. Musil  (L'uomo senza qualità).

 Alcuni studiosi ritengono che lui rimanesse ucciso durante la distruzione della città da parte degli invasori Mongoli.

"L’ALLEGORIA DELLE FARFALLE", meravigliosa poesia di Attar è tra quelle più note ed amate.

E’ importante leggere gli ultimi versi… con attenzione. Essi, a prima vista, potrebbero sembrare un po’ misteriosi, ma poi, invece, rivelano ai nostri cuori il messaggio che il poeta ha voluto inviarci

Il messaggio, infatti, stavolta non appare tanto sibillino ma, volendo, è suscettibile tuttavia di diverse altre interpretazioni.

Una notte le farfalle si riunirono
in assemblea, volevano conoscere
che cosa fosse una candela. E dissero:
“Chi andrà a cercar notizie su di essa?”

La prima andò a volare intorno a un castello
e da lontano, dall’esterno vide
una luce che brillava. Tornò
e con parole dotte la descrisse.
Ma una saggia farfalla – presiedeva
lei l’assemblea – le disse:
“Tu nulla sai”.

Ed un’altra partì, si avvicinò
arrivò sino a urtare nella cera.
Nei raggi della fiamma fece svoli.
Tornò, raccontò quello che sapeva.
Ma la farfalla saggia disse: “Tu,
tu nulla più della prima hai conosciuto”.

Un terza si mosse infine, ed ebbra entrò
battendo le ali forte nella fiamma
tese il corpo alla fiamma, l’abbracciò
in essa si perdette piena di gioia
avvolta tutta nel fuoco, di porpora
divennero le sue membra, tutte fuoco.

E quando di lontano la farfalla
saggia la vide divenuta una
cosa sola con la candela, e tutta luce
disse: “Lei sola ha toccato la meta, lei sola sa”.


Chi più di sé è dimentico
quello tra tutti sa.
Finché non oblierai
il tuo corpo, la tua anima,
che cosa mai saprai
dell’Amata?

 
 
 

FREE PALESTINE

Post n°56 pubblicato il 26 Luglio 2014 da unpersiano
Foto di unpersiano

... per un popolo lasciato solo, anche da quei bastardi dell'ONU...

 
 
 

Bandar Abbas, Gheshm e Minab; un viaggio curioso

Post n°55 pubblicato il 22 Maggio 2014 da unpersiano
Foto di unpersiano

Dopo tanti tentativi finalmente sono riuscito a viaggiare in una delle zone importanti e incantevoli dell'Iran, rimasta – per me- non visitata per tanti motivi in tutti questi anni: Bandar Abbas.

Bandar Abbas è la capitale della regione di Hormozgan, sulla costa meridionale dell'Iran, a 1300 km da Teheran ed occupa una posizione strategica rispetto allo Stretto di Hormoz e situata su una linea che divide il Golfo Persico dal mare di Oman, viene conosciuta come il piu` importante porto commerciale iraniano ed inoltre, è la base principale della marina militare iraniana.

La citta` si trova a un'altezza di 9 metri sul livello del mare, le alture più elevate sono il monte Gheno a 17 km a nord e il monte Pooladi a 16 km al nordest dalla città.Il fiume più vicino alla città è il fiume Shoor che nasce dal monte Gheno e sbocca nel Golfo Persico, 10 km a est.

Il clima è caldo-umido, la temperatura massima in estate potrebbe avvicinare i 49 gradi mentre in inverno la temperatura minima scende anche fino a –5 gradi; le precipitazioni annuali arrivano a 251 mm e l'umidità relativa è di quasi 70%.

Negli ultimi anni si e` fatto molto in paese per poter far diventare il porto come il hub della zona del Golfo Persico anche se diffronte ai porti di Dubai, di Qatar, ecc, avra` tanta difficolta` per realizarelo.

Gli abitanti di Bandar Abbas parlano il bandari, un dialetto del Farsi ed in citta` vivono sia gli sciiti che i sunniti.

La storia di Badar Abbas risale agli anni 600-500 (a.c.) quando Dario regnava nel impero persiano, la citta` e` stata pure visitata da Marco Polo e fino al 1662 era stata presa dai portoghesi.

I monumenti famosi della citta` sono: il Tempio dei buddisti, la Moschea ed il Bagno Galledari (chiusi per i lavori, ma che sfortuna!!!!!) .

Il secondo giorno siamo partiti da Bandar Abbas all'isola di Gheshm, un punto meraviglioso nel Golfo Persico con tanti posti da visitare, purtroppo, siccome questa volta abbiamo viaggiato in aereo non abbiamo potuto vedere tutte le bellezze dell'isola perche` ci vuole la macchina e poi almeno un tempo non inferiore di tre giorni.

Gheshm è un'isola situata nello Stretto di Ormuz di fronte alla costa meridionale dell'Iran a quasi 30 km da Bandar Abbas. È l'isola più grande dell'Iran e del Golfo Persico. Siccome Gheshm è un porto franco, ha reso l'isola molto importante per il commercio internazionale. Siccome siamo arrivati in mattinata all'isola, siamo andati prima a Dargahan, una città della provincia di Gheshm in cui ci sono tanti centri commerciali e qualche moschea da vedere e poi di nuovo tornati in citta` di Gheshm (Gheshm-Ddagahan 18km). I monumenti famosi dell'iosa sono: il Castello dei Porteghesi, la Valle delle Stelle, le Foreste delle Mangrovia, le Grotte Kherbes, ecc.

Dop un altro giorno di giri-riposi a Bandar Abbas siamo partiti per Minab con un taxi. Questa citta storica si trova a 100 km da Babdar Abbas, il clima e` abbastanza secco e caldo ed ha estati infuocate: “Quivi è grande caldo” cosi l'ha definita Marco Polo quando ha visiato due volte la zona di Bandar Abbas ed intorni, infatti la storia della citta` risale all'era sassanide (quasi 500 a.c.). La citta` e` variopinta per le stoffe colorate scelte dalle donne locali anche se questo tipo di abbigliamento femminile e` visibile in tutta la zona. Il monumento piu` importante della citta` e` il resto di un castello antico (Hazareh), ma la cosa assolutamente da non perdere e` il Bazar di Giovedi, con tante persone (la maggior parte sono donne) che vendono la roba locale.

Due mie care amiche; Cesarina e Barbara, hanno visitato la citta` durante un viaggio in Iran nel 2007, da quael viaggio e` uscito un bel libro titolato: "Le rose e il chador" il quale sulla coprtina c'e` proprio una loro foto fatta a Minab.

Anche questo viaggio e` finito tra il nostro archivio dei viaggi, probabilmente tra i piu` curiosi e con tanti bei ricordi, tra loro –sicuramente- i piatti locali ed i disegni fatti sulle mani delle donne con "Hana", un tipo di pianta usata anche per produrre dei vari colori.

Nella parte "foto" ci sono alcune immagini del viaggio per chi e` intressato.

 
 
 

VIAGGIO A BUSHEHR

Post n°54 pubblicato il 31 Gennaio 2014 da unpersiano
Foto di unpersiano

La settimana scorsa e dopo tanti anni ho fatto un viaggio a Bushehr, la citta` famosa ormai per la storia del nucleare iraniano ma anche simbolo della resistenza nazionale contro gli inglesi (di cui e` rimasto pure un cimiterio). Il viaggio e` stato molto bello, visto che non abbiamo preso la strada comune (Teheran – Shiraz – Bushehr) ma quella che passa da Yasuj con una panaroma splendida della natura pura coperta in maggior parte del viaggio da una neva bianca bianca bianca.

Bushehr ha una popolazione di circa 200.000 persone e situata sulla costa sud ovest dell'Iran nel Golfo Persico. È un porto importante del paese, si trova a circa 1200 km a sud di Teheran ed il clima locale è caldo ed umido.

La cita' moderna fu fondata nel 1736 ma a sud della città ci sono i resti dell'antica città elamita chiamata Liyan (3.000 a.C.). Nel V secolo Busherh fu sede dell'espansione del Nestorianesimo Cristiano. Nell'era della "Strada dell Seta"

Nel 1736 il re persiano "Karim Khan" concesse alla Compagnia delle Indie il diritto di istituirvi una base commerciale; alla fine del XVIII secolo fu usata come base dalla Royal Navy britannica. Nel IX secolo, Bushehr divenne un importante porto commerciale. Fu occupata dalle forze britanniche nel 1856, durante la guerra Anglo-Persiana (1856-1857). Bushehr si arrese ai britannici il 9 dicembre 1856 ma occupata nuovamente dai britannici nel 1915.

Le industrie maggiori sono la pesca e la produzione di energia elettrica; poi l'industria metalmeccanica, la lavorazione di tappeti e altri tessili, la produzione di cemento e fertilizzante.

Busherh è una base della marina iraniana ed è stata scelta come sede di una delle centrali elettriche del programma nucleare iraniano Il progetto fu avviato negli anni Settanta dalle imprese tedesche Siemens e Aeg-Telefunken. I lavori, interrotti durante la rivoluzione islamica del 1979, sono ripartiti nel 1995 dopo la firma di un contratto con la Russia. Nei primi mesi del 2010 sono stati completati i test preliminari per verificare la tenuta dei sistemi della centrale ed il primo reattore è stato inaugurato il 21 agosto 2010 con una cerimonia ufficiale e finalmente è stata collegata la centrale alla rete elettrica il 3 settembre 2011.

Nella regione di Bushehr, circa 270 km a sud del capoluogo, si trova l'area industriale di Assaluyeh nella quale operano circa 70.000 tecnici e ingegneri provenienti da tutto il mondo, in quest'area si trova il giacimento di gas naturale di South Pars considerato il più grande giacimento di gas del mondo. Nelle operazioni di estrazione e sfruttamento del giacimento è coinvolta con ingenti investimenti anche la società italiana ENI.

In questa citta`, ricca di emozioni storiche, c'e` molto da vedere, dalle case, moschee e chiese antiche e qualche volta semi rotte alle belle palme, l'ospitalita` della gente e le facce dei giovani entusiasti. 

Nella parte "foto" ci sone alcune immagini del viaggio per chi e` intressato all'argomento.

 
 
 
 
 

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