VOLONTA' DI DIALOGO

Post N° 162


RIFLESSIONI DI UN SOGNATORE PAZZOIl problema di oggi, molto grave ed importante, sarebbe determinato da un ridimensionamento del potere, ma nessuno di quelli che vi sono insediati, vogliono affrontarlo. Non è che pensi di cancellare quanti hanno responsabilità di governo, non sono anarchico, perché anche questo sarebbe irrazionale. Analizziamo una realtà storica che risale alla Repubblica Romana, il “Tribunato della Plebe” che concedeva al popolo il controllo con un dialogo sereno della vita pubblica. Era un dialogo che si articolava con la massa popolare. E’ logico che dovrebbe essere aggiornato agli sviluppi sociali di oggi, per rispondere concretamente alle necessità. Ci sono i partiti, qualcuno potrebbe rispondere: potrebbe anche essere logico, ma anche a questo proposito quante osservazioni si dovrebbero fare. Il Cristianesimo delle origini era molto dialogico, e se ne videro gli effetti: il superamento del regime schiavistico. Da queste semplici osservazioni fatte, ritengo che potrebbe esserci una strada importante da seguire. Occorrerebbe una diversa cultura: superare l’individualismo personale, che è un principio naturale dell’essere umano, ed avviare un dialogo di base, anche con un sostegno di un concetto di Fede, basandosi particolarmente sui giovani, che sono certamente disponibili se si chiudesse la strumentalizzazione del consumismo spasmodico promosso da chi ha finalità esclusivamente speculative. Non si otterranno risultati da un giorno all’altro, ma col tempo si noterebbero certamente gli effetti. Da un discorso di questo genere, quanto sarebbe importante riscontrare una collaborazione serena e reale tra la laicità dello Stato e la spiritualità delle Religioni. Ritengo che sarebbero le premesse della nascita di una vera pace. Purtroppo però certi discorsi da quanti verrebbero attribuiti a un pazzo sognatore. Don Ulisse.