VOLONTA' DI DIALOGO

DIALOGO


Il dialogo, non è soltanto uno dei modi in cui può esprimersi il discorso chiuso in se stesso, ma è un conversare, un discutere, un domandare e rispondere tra persone associate dal comune interesse della ricerca per una razionale risposta alla soluzione dei problemi emergenti nella vita di ogni essere umano. Inoltre il principio del dialogo implica la tolleranza socio politica e Religiosa in un senso positivo ed attivo, e cioè non come sopportazione di altri punti di vista, ma come riconoscimento di una analoga legittimità e come volontà di valutarli nelle loro possibili realizzazioni.Quando la capacità o il compito di determinare la condotta altrui viene messa in atto, il potere da semplice possibilità si trasforma in azione, in attuazione del potere. Una tale definizione del potere sembra però troppo ampia. Per esempio è corretto dire che il padre esercita potere sul figlio, quando gli impartisce un certo ordine, ma non sembra corretto non evidenziare le cause quando il figlio non obbedisce e si ribella. Solo una realtà di dialogo sereno e non conflittuale tra genitore e figlio, può evitare ogni forma di ribellione.Facciamo una seria analisi della realtà sociale presente in tantissimi paesi del mondo: violenze, ribellioni, reati in aumento ogni giorno. Una analisi seria dei numerosi problemi che derivano dalla mancanza di volontà di analizzare in modo autentico le molteplici relazioni conflittuali sorte tra lo Stato e la complessità della vita sociale, impone la necessità di evidenziare risposte adeguate per una razionalità oggettiva del sistema politico.Solo con il superamento dei conflitti di potere tra maggioranza ed opposizione, che quotidianamente si evidenziano, e con l’attuazione di un dialogo sereno finalizzato a una funzione di servizio nei confronti della base popolare, si potrà dare una risposta concreta alle necessità sociali. Don Ulisse.