VOLONTA' DI DIALOGO

DENARO E POTERE


Il denaro è potere. Esiste, almeno in linea ideologica, un potere puro, sia teorico che pratico, non inquinato da nulla e stimolato ad intervenire soltanto dai suoi fini di giustizia sociale. Purtroppo però si verifica spesso che il potere che ha il compito di operare e di agire si scontri con il potere del denaro, che quasi sempre prevale. La deprecabile realtà che si realizza tra denaro e potere è il risultato di una distruzione e di una cancellazione di una distanza concettuale tra un mezzo elevato e dignitoso come il potere, e uno strumento vile, pur sempre efficiente e notevolmente efficace, come il denaro. Il potere è, e dovrebbe esserlo, per sua natura, come uno strumento di aspirazione al meglio, con una visione di un mondo diverso, e che non si può accontentare di sognare in modo utopistico. Il potere è degli uomini che lo esercitano, ma sarebbe un errore credere che stia solo nelle loro mani. Il potere non è soltanto strumento, perché deve essere criterio essenziale della manifestazione umana, espressione che si fa immagine e sostanza, punto nodale dell’economia degli uomini e della sua capacità di rendersi fattore di cambiamento e di una realizzazione come risposta ai bisogni di una reale giustizia sociale. Come è possibile che questa nobile attitudine scenda a un compromesso con il denaro? La risposta è nella qualità dello strumento denaro, nelle sue intime caratteristiche di essere riuscito ad assorbire pensiero, azione, economia, energia e lavoro. Il denaro è più forte dell’uomo. E anche il potere, che dell’uomo è, e dovrebbe essere l’espressione più forte, ne è succube. Il denaro compra il potere ed è il potere che compra gli uomini. Il potere, affrancato dal denaro, è veramente assoluto. Si realizza lungo le strade del piacere e del consumismo e con il senso del dovere che sente il potere di stimolare i cittadini a partecipare a certi orientamenti consumistici. Per questo occorre pensare a un potere svincolato da ciò che tende a negarlo,essendo esaltante non solo il percorso per “teorizzarlo”, ma anche la procedura per metterlo in atto. Non sarà un operare semplice e facile: iniziamo a riflettere seriamente perché per tale realizzazione occorre programmare una diversa economia.