VOLONTA' DI DIALOGO

Post N° 180


FUNZIONE DI POTERE O FUNZIONE DI SERVIZIO L’etica della politica non consiste solo nel semplice rispetto delle leggi, alla politica si chiede molto di più. Tutte le alte cariche, nell’esercizio delle proprie funzioni, non solo dovrebbero osservare gli obblighi previsti dalla legge, ma la loro condotta dovrebbe ispirarsi a principi etici e comportamentali di servizio che fino ad oggi non hanno trovato piena espressione. Il comportamento della politica perché sia veramente corrispondente alle esigenze di buon governo, non è sufficiente non percepire tangenti o non rubare, ma occorre perseguire decisioni che rispondano agli interessi e ai bisogni di tutti i cittadini, e finalizzate al raggiungimento dell’interesse comune. In sintesi l’attività di chi si trova in posizione di alte cariche di governo deve attivare una funzione di servizio alla base popolare. Sotto questo profilo, nella vicenda della partecipazione della politica alle scalate finanziarie noi abbiamo una situazione preoccupante del rapporto tra funzione della politica e interesse generale, particolarmente quando non si riesce più a distinguere tra lavoro produttivo e rendita speculativa, come hanno fatto alcuni alti dirigenti della sinistra. Come si fa a non prendere atto che il sistema economico italiano vive una fase di profondo stravolgimento dovuto all’accresciuto peso che le rendite speculative, finanziarie ed immobiliari hanno assunto nella nostra economia? La vicenda è preoccupante perché non evidenzia la finalità della politica oggi in voga, che porterebbe alla costituzione di corpi politico economici che entrano direttamente nel gioco del mercato e della libera concorrenza, togliendo la sua funzione regolatrice generale al di sopra di personali interessi, ed impedendo la funzione di vero ed esclusivo interesse di servizio alla base popolare.