Petali di Luna

Post N° 4


Il massacro Piccolo e incosciente bambino, gonfio è il mio cuore di dolore. Assistere al tuo massacro mentre quelle belve infierivano su di te, tutti contro uno, che pena, Signore! Sei scomparso tra gli artigli di quelle bestie schifose ed hai subìto senza un lamento. Ti ho salvato, rischiando io stessa di essere travolta, trascinandoti via, ma tu, impavido, sei tornato ad affrontarli e sei stato ingoiato di nuovo dal vile mucchio selvaggio. Non so più quanti erano mentre sfogavano una lurida e sleale violenza sul tuo nervoso corpo ribelle. Stavo morendo con te, impotente. Come se ogni pugno lo sentissi anch’io, netto e dritto al petto. Sono corsa a chiamare il tuo stupido amico che non aveva nemmeno intuito quale tragedia si stava consumando. alle sue spalle. In tempo ti ha sottratto alla carneficina, ma avevi il viso tumefatto, impregnato di sangue, e tutta la rabbia del mondo nei tuoi bellissimi occhi neri. A scorgerti così, il mio cuore non ha retto. Avrei voluto medicarti, calmarti, stringerti al mio seno e cullarti fino a vederti finalmente riposare tra le mie braccia. Invece sei fuggito incontro a non so quale destino. Non ti sei arreso, e forse sei tornato lì, a permettere di essere di nuovo offeso. Questa notte sarà eterna: non troverò pace finchè non vedrò di nuovo il tuo dolce e scanzonato sorriso. Piccolo e incosciente bambino, vorrei solo averti vicino per impedirti di percorrere ancora questo triste ed iroso cammino.