pasabriba

Da evitare....


La famiglia dorme, questa volta è il papà che scrive per raccontarvi qualche episodio simpatico accaduto durante questo primo tempo di permanenza in Cile.  Il tutto accade, in quanto un po’ superficialmente si pensa che qualche vacanza in Spagna (in ben altra età) e l’aggiunta della “s” all’ultima lettera delle parole italiane siano sufficienti per gestire il problema della lingua spagnola. Non dire mai al primo incontro con il proprio figlio/a, durante un commovente abbraccio, "ciao" seguito dal nome di vostra figlia. "Ciao" in cileno significa arrivederci e quindi è come se al primo incontro la si congedasse subito e la stessa/o potrebbe rimanerci molto male.Inutile dire che sono caduto in questo errore e ancora non mi spiego come B. possa rimanermi accanto. Durante la prima udienza per l’adozione, nelle presentazioni personali che vengono richieste dal giudice cileno sullo stato civile della coppia, non aggiungere una “n” allo stato civile casado (sposato) che diventa cansado (stanco), in quanto crea un po’ di imbarazzo, comunque sarebbe stato peggio dire “cansado di ser casado” (fino a lì non sono arrivato)…. Se vi trovate in un supermercato cileno e vedete un affettato chiamato "pavo" che somiglia al prosciutto cotto, e vostra moglie vi chiede che animale è, anche se siete “cansati” non rispondete “pavone”, in quanto sarebbe molto difficile giustificare come possano esserci molti affettati di pavone in Cile  e come l’affettato di pavone sia così delicato….CHI-CHI-CHI---LE-LE-LE         VIVA CHILE