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1 Maggio: Commemorazione del lavoro che non c'è


1 Maggio: Festa del lavoro o della memoria del lavoro? Il Primo Maggio è un giorno di festa e lotta per rivendicare i diritti dei lavoratori. Nacque nel 1886 negli Stati Uniti ad opera del presidente Cleveland per commemorare la repressione nel sangue di una manifestazione di operai che chiedevano maggiori diritti. Altri protendono che l’origine della Festa risale ad una manifestazione organizzata, sempre negli USA, dai Cavalieri del Lavoro a New York il il 5 settembre 1882, che in seguito venne tramutata in una manifestazione a cadenza annuale nel giorno del Primo Maggio, grazie anche alle organizzazioni sindacali che suggerirono tale giorno. In Europa la festività fu introdotta per la prima volta nel 1889 a Parigi, durante il congresso della Seconda Internazionale. In Italia la Festa venne soppressa durante il ventennio fascista in cui si preferì festeggiare il 21 di aprile, coincidente con il Natale di Roma. Nel 1947 la ricorrenza venne funestata dalla banda di Salvatore Giuliano che a Portella della Ginestra (Pa) sparò sul corteo uccidendone undici lavoratori e ferendone circa cinquanta. Oggi più che Festa del Lavoro o dei Lavoratori possiamo dire di festeggiare la memoria del lavoro e dei disoccupati, grazie anche ai tanti ministri del lavoro che con le loro trovate hanno fatto si che il giorno dedicato alla festa dei lavoratori rappresenti una enorme disparità con i 365 giorni sacrificati alla disoccupazione. Augurandoci che da questo Primo Maggio 2014 le cose possano cambiare in meglio. Oggi, però, ci tocca festeggiare IL GIORNO DELLA MEMORIA DEL LAVORO! 1Magge: jurnate d’a mammòrje d’a fatike Ȯgge festjà ‘a fatike ‘n’Italje éje kume festjà u kumbbljanne d’a pròbbete fegghjòle ‘mmaggenarje viste k’a sukkupazzjòne ‘a face da patróne, pekkuje u prime de Magge sarrà ‘n’ata jurnate a’ mammòrje addedekate. Se celebbrarrà ‘a fatike ka nubbeletave  l’ummene è nenn’i stutave nd’a ndeffrènze de jurne ngunzestènde sèmbbe ùuàle; kuèlla fatike ka nu dritte éve (è ghéje!) è prjèzze déve (è ddace!) pekkè pe l’ummene nge stace pane cchjù saprite de kuille ka se prukurèjene k’a pròbbete fatike, pure si éje de póke kunde pekkè òggnè fatike ‘na mane dace a megghjurà ‘a sucetà. 1 Maggio: giornata della memoria del lavoro Oggi in Italia festeggiare il lavoro è come festeggiare il compleanno della propria ragazza immaginaria visto che la disoccupazione la fa da padrona, per cui il primo Maggio sarà un’altra giornata dedicata alla memoria. Si celebrerà il lavoro che nobilitava gli uomini e non li spegneva nel torpore di giorni noiosi sempre uguali; quel lavoro che un diritto era (ed è!) e gioia dava (e dà!) perché per gli uomini non c’è pane più saporito di quello che si procurano con il proprio lavoro, anche se è molto umile perché ogni lavoro contribuisce al benessere della società.