pasqualezolla

Quando c'erano ideali nei partiti politici


Ciò che ci ha lasciato La Seconda Repubblica  Non so se con Renzi ci si trovi ancora nella seconda o siamo già nella terza Repubblica. Fatto sta che i risultati ottenuti dalla politica nella seconda Repubblica sono veramente deprimenti. E pensare che quando avevo una trentina d’anni i giovani fecero una rivolta generazionale, da me condivisa, contro il sistema delle persone anziane che detenevano il potere politico, considerati solo dei benpensanti. Erano giovani di destra e di sinistra che si trovarono dalla stessa parte della barricata e che facevano della componente ideologica della politica una demonizzazione; lottavano fianco a fianco per rovesciare il potere. Oggi, nel ricordare quegli avvenimenti, mi viene il dubbio che gli scontri di piazza, le occupazioni e le prese di posizione contro i gerontocrati non abbiamo poi portato a risultati entusiasmanti, anzi sono più che deludenti perché destra e sinistra, essendo completamente interscambiabili, hanno tolto ai  partiti che li rappresentavano dei riferimenti ideali, una visione del mondo dove chi sbagliava pagava di persona. Oggi Destra e Sinistra, appoggiate entrambe al centro moderato, siedono sugli scranni parlamentari per mantenere il potere, selezionando, tra l’altro, il personale da eleggere tra cretini fedeli invece che tra brave persone indipendenti; gente che ha un alfabeto ridottissimo, un lessico imbarazzante e una fiducia in se stessi tanto grande quanto ingiustificata. Gente che pensa solo a mantenersi e a mantenere in futuro, tramite privilegi e vitalizi, non solo se stessi ma anche parenti, eredi ed aventi causa. Gente che racconta solo frottole allo scopo di sottacere i veri, reali problemi del Paese: mancanza di lavoro, giovani costretti ad espatriare per avere un futuro, debito pubblico che aumenta a dismisura, l’Europa che ci soffoca con l’austerità e si rifiuta di fare la propria parte nell’affrontare l’emergenza dei barconi carichi di africani che fuggono da guerre e fame, la scuola che vorrebbero agli ordini di dirigenti d’istituto che avrebbero il potere di vita e di morte sui docenti. Oggi vivere per gli italiani è diventato un verbo ostico per molti, costretti a dormire in macchina perché la giustizia, voluta dai politici, spesso toglie loro casa, lavoro e affetti, ma non riesce a debellare il malcostume e la disonestà che regna in tutti gli Enti gestiti dai politici, perché si riesce sempre a trovare un sotterfugio per salvaguardare i loro privilegi. (Roma, oggi, rappresenta il non plus ultra d’ogni male esistente nel Paese!) Oggi si sono talmente unite, Destra e Sinistra, che non hanno aperte bocca di fronte all’insensata proposta del premier Renzi sulla fusione di Cgil, Cisl e Uil sotto un’unica sigla. A questi signori politici vorrei ricordare la vicenda di Franestein che, mettendo insieme parti di più cadaveri, riuscì solo a creare un mostro. E voi, cari politici, col vostro fare, state creando un Paese di mostri, dove si arriva addirittura a invogliare a sparare sui profughi nordafricani che cercano salvezza da guerre fratricide! E Renzi, novello Napoleone, continua a blaterare che tutto ciò che fa è per il bene del Paese, ma non riesce a vedere i grandi errori che sta commettendo, anche perché non ne vuole sentire parlare di proposte serie e   migliorative a ciò che propone. L’Italia va cambiata! Ma col sostegno e le proposte che vengono dal basso e cioè dal popolo!    Kurje puzzulènde   Kuann’u mure de Bberlìne kadìje tuttekuand’i ‘taljane penzajene ka i ‘duluggìje mòrte èvene, sòpattutte mbuliteke, dekretanne ‘a fine d’a Ritte è dd’a Manghe ka, ò’ cèndre, nd’i muderate, nuve cigghje cerkajene. Kuillu krjature nate da póke ke l’akkua lòrde venìje jettate è ‘a vèstje ‘djòlòggeke, lebberate d’a kangiòle, venìje accise k’i ‘déje, i destenzjune è kkuilli ‘djale ka libbre rennèvene, kuilli sunne ka ce prezzervavene juvene. Nu bbrave kandande ‘merekane kandave ka ku suparrevà d’i vinde d’u kaggnaminde darze abbesuggnave tuste funnaminde. Mméce i nuve akkucchjaminde puliteke krjate hanne meljune de partetille ka addevendate sònne ‘na skurciatóre pe se putè sestemà. Mmakande de prugramme, ma chjìne chjìne de kòske è bbalekune affaristeke. Ròbbe da kummarèlle d’u putrusine a pezzetille fatte, chjacchjarune k’è krestjane tutte da véve dèvene. (È ddanne!) Sènzavete da preferì  partit’èvene, jang’ò russce ka fussere, a ndò ce stèvene krestjane ka ce mettèvene d’u lóre, pagavene de perzòne è nen’addevendavene vajasse de nessciune. Maggnavene pure lóre, ma facèvene maggnà! Gògge sckitte si s’arretòrn’a’ Ritte, ò’ Cèndre muderate è a’ Manghe, kurje puzzulènde, pe nen jettà ò’ vinde i ‘mmaggene bbèlle de kuillu ‘jìre ò scetarze d’u sóle, putarrime ‘n’ata vóte bannire svendulà da kunnevide a ucchje arrapirte p’u Pajése megghjurà!    Cadaveri in putrefazione   Quando il muro di Berlino cadde tutti gli italiani pensarono che le ideologie erano morte, soprattutto in politica, decretando la fine della Destra e della Sinistra che, al centro, tra i moderati, linfa nuova cercarono. Quel bimbo nato da poco con l’acqua sporca venne buttato e la bestia ideologica, liberata dalla gabbia, venne ammazzata con le idee, le distinzioni e quegli ideali che rendevano liberi, quei sogni che ci preservavano giovani. Un bravo cantante americano cantava che col sopraggiungere dei venti del cambiamento bisognava darsi solide fondamenta. Invece le nuove aggregazioni politiche creato hanno miriadi di partitini che sono diventati una scorciatoia per potersi sistemare. Vuoti di programmi, ma contenitori di cosche e logge affaristiche. Roba da comari del prezzemolo tritato, ciarlatani che alla gente tutto da bere davano. (E danno!) Senz’altro preferibili erano partiti, bianghi o rossi che fossero, dove c’erano individui che ci mettevano del loro, pagavano di persona e non diventavano servi di alcuno. Mangiavano anche loro, ma facevano mangiare! Oggi solo se si ritorna alla Destra, al Centro moderato e alla Sinistra, cadaveri in putrefazione, per non gettare via le immagini belle di quel passato con il risveglio dell’alba, potremmo di nuovo bandiere sventolare da condividere ad occhi aperti per migliorare il Paese!