pasqualezolla

E una donna ti taglierà la testa


L’8 dicembre: festa dell’Immacolata L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, è il segno, per volontà divina, di perfezione assoluta in una creatura umana, che ha il potere intercessorio sull’Onnipotente. Ed è a Lei, la Madre di Dio, a cui occorre rivolgersi in questi tempi di apostasia e di corruzione, perché i principi cristiani sono crollati e nelle società occidentali anche i comandamenti che Dio diede a Mosé sono continuamente calpestati e sostituiti con il culto dell’uomo e dei suoi diritti che, invece di liberarlo, lo costringono a cadere sempre più nell’abisso. Ma Dio non si arrende di fronte al male ed è capace sempre di operare nuovi inizi, come fece nell’eden che ricucette i fili della comunione spezzata dal peccato, promettendo la vittoria attraverso una donna che diventerà la madre del Verbo eterno, il Figlio del Padre che si fa uomo per salvare gli uomini. Maria è la prima dei redenti! Dio bussa alla porta di quella giovane quindicenne, promessa sposa a Giuseppe, e le chiede di dare il suo consenso ad un progetto incredibile, immenso: «Vuoi diventare la madre di mio figlio?» Maria resta turbata e meravigliata; si pone delle domande nel fondo del suo cuore umano in quanto non è un automa. «Diventerai madre per opera dello Spirito Santo!», è la risposta che riceve e che da subito la fa aprire all’accoglienza e risponde: «Eccomi! Sono a totale disposizione! Avvenga di me quello che hai detto!» È l’offerta di tutta se stessa, di ogni palpito del suo cuore, di ogni pensiero della sua mente, di ogni atomo del suo essere. Il nostro cuore, nello scorrere delle ore e delle vicende della vita, si mette in subbuglio perché sa che l’intera umanità è dentro a questa storia sublime in cui c’è il mistero di Nazaret, l’inizio della nuova storia, l’incarnazione la passione la morte e la risurrezione del Figlio di Dio, divenuto uomo per la nostra salvezza. Il male non è qualcosa di astratto, non è una fiaba o una simbolica rappresentazione della fragilità umana, ma la perdita di quei valori di amore e compartecipazione alla vita di tutti e verso lo stesso ambiente. Ideologie utopistiche proclamano che il male non esiste e che basta una buona organizzazione sociale tra gli uomini per far trionfare la pace e l’armonia. Assurdità che vengono smentite anche e soprattutto dagli atti criminali di persone che proclamano i valori dell’uomo nascondendosi dietro una presunta fede religiosa o di regimi che uccidono milioni di esseri umani per appartenenza a religioni diverse. Rivolgiamoci, pertanto, a Maria Immacolata, come segno di sicura speranza e di consolazione, dicendole, nel giorno della sua festa: «Stringici al tuo cuore di Madre, o Maria. Prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte!»    Tuttabbèlle Tu sì, Marìje Tuttabbèlle Tu sì, Marìje, pekkè dind’a Tè ‘a paróle de Ddìje s’è fatte karne. A ‘rrumanì ajutece nd’u sènde sengére d’a vòce d’u Seggnòre: i lukkule d’i pòvre n’nge lassene maje ndeffrènde; ‘a suffrènze d’i malate è dde ki nd’u bbesuggne stace ne nge truve k’a kap’ò vinde; u sulaggne d’i vicchj’è ‘a frevelèzze d’i bbòmmenille ci’akkummuvene; òggnè kambà de l’òme da tuttenuje sìje sèmbe amat’è vvenerate. Ȯ Marìje, faje ka ne mberdime u seggnefekate d’u jì nustre sóp’a tèrre: ‘a lustre d’a féde i jurne nustre allummene; ‘a fórze kunzulatrice d’a speranze uide i passe nustre; u kalóre d’a ‘mmóre u kóre nustre aneme. Vèrggene sande, dóce reggine d’u cile, rinne ‘nnucènde i figghje tuje, ùmmele è mmakulate de kóre. Arrjalece jurne de kujéte; sóp’u jì nustre veggelìje; ‘a mane tinne a stu munne; faje ka tuttekuande nuje arrevame ò’ funne, pe vedè nu jurne u Figghje tuje Ggesù, chjìne de prjèzze, nd’u avete d’u cile. Tutta bella Tu sei, o Maria Tutta bella Tu sei, o Maria, perché la parola di Dio in Te si è fatta carne. Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore: le grida dei poveri non ci lascino mai indifferenti; la sofferenza dei malati e di chi nel bisogno è non ci trovi distratti; la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano; ogni vita unana da tutti noi sia sempre amata e venerata. O Maria, fa che non smarriamo il significato del nostro cammino umano: la luce della fede illumini i nostri giorni; la forza consolante della speranza orienti i nostri passi; il calore dell’amore animi il nostro cuore. Vergine santa, dolce regina del cielo, rendi innocenti i figli tuoi, umili e puri di cuore. Donaci giorni di pace; sul nostro cammino veglia; tendi la mano a questo mondo; fa che tutti noi arriviamo in fondo, per vedere un giorno tuo Figlio Gesù, pieni di gioia, nell’alto dei cieli.