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La festa dell'Immacolata


Immacolata ConcezioneL'Immacolata Concezione è un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento; tale dogma non va confuso con il concepimento verginale di Gesù da parte di Maria.Questa festività era già celebrata in Oriente nel secolo VIII, e venne importata nell'Italia meridionale da monaci bizantini. In Sicilia, in particolar modo, il tema dell'Immacolata Concezione fu accolto subito e divenne molto sentito ancora prima della definizione del dogma. Nel 1439, al Concilio di Basilea era stato l'arcivescovo di Palermo Niccolò Tedeschi a sostenere che Maria era stata concepita senza peccato. Il canonico e storico Antonino Mongitore racconta che già nel 1323 la Conceptioni di Maria era festa di precetto a Palermo, attestando in tal modo che la sua devozione nel capoluogo siciliano risultava persino allora così antica da «non sapersi l'incominciamento». Il Senato dell'isola fece voto di difendere la dottrina dell'Immacolato Concepimento e si impegnò a onorarne la festa con una degna celebrazione. Ebbe così origine il «rito delle cento onze», somma donata al convento di San Francesco inizialmente per arredare la Cappella Senatoria, uno dei momenti identitari della città di Palermo. Il Senato (oggi il Comune) rinnovava ogni anno il solenne Voto sanguinario, pronunciato per la prima volta nel 1624 e comune a gran parte dell'isola, giurando con un verbale di spargere il proprio sangue per la difesa dell'Immacolata, primaria e principale Patrona della Città e dell'Arcidiocesi di Palermo, divenuta patrona massima della Regione Siciliana. Dal meridione il culto per l'Immacolata si propagò poi a tutto l'Occidente, soprattutto su iniziativa degli ordini religiosi benedettini e carmelitani. Fu inserita nel calendario della Chiesa universale da Papa Alessandro VII con la bolla Sollicitudo omnium ecclesiarum dell'8 dicembre 1661. Il dogma si ricollega anche ad alcune apparizioni mariane. In particolare nel 1858 Bernadette Soubirous, la santa veggente di Lourdes riferì che la Vergine si era presentata con le parole «Io sono l’Immacolata Concezione». Ancora prima, nel 1830 Catherine Labouré, novizia nel monastero di Rue di Bac, fece coniare una medaglia con il testo di una preghiera "vista" durante un’apparizione della vergine Maria: «O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a voi».A Lucera la sera della vigilia era usanza incendiare nei diversi rioni una catasta di legna (‘a fanòje), intorno alla quale si riunivano le famiglie e, una volta spentasi le fiamme, ci si sedeva su sedie e sgabelli e i nonni o i genitori raccontavano storie, aneddoti, fiabe e quantaltro sul passato. Quei racconti li ho pubblicati ne: I Kunde Nannurke.Salve, ò chjéne de grazjeVèrgene tuttapure, ki maje deskrive putarrìje u sblennòretuje? Ki rakkundà putarrìjeu mestére tuje? Ki sarrìjekapace de pruklamà ‘a tujegrannèzze? A Tè ka urnate haje‘a nature d’i ummene, ka hajesubrate i skire de langele, kahaje subrate ògnè krjature, ìjete ‘nnègge; Salve, ò chjéne de grazje!Uìdeme a Tè: akkalametate d’a grazje ka Te urnéje, ìjecerkarraghje de seuì u jì tuje,ò Mamme. Ne nzarraghje préta mòrte, ma pasta vive prònde a  levetà,pujekè mbastate d’ò ammòre è d’è manede Dìje. Arrekurdete appure de tutte i fighje tuje sóp’a sta tèrre; sustine avvecine a Dìje i lòregrazjune; sirbe fórtassaje ‘a fède lóre; ‘a speranze lóre furtefekìje;allundanìje da lóre i fragèllepruvukate d’ò pekkate; akkrisce ‘a karetà è arrjale a lóre ‘a pacend’a veretà, nd’a justizje, nd’a lebertà,nd’u ammòre è nd’a Meserekòrdjeka pòrte òrdene, armunìje è feducesènza manghe nu limete né kumbine.Salve, o piena di graziaVergine Immacolata, chi maipotrebbe descrive lo splendoretuo? Chi potrebbe raccontareil tuo mistero? Chi sarebbecapace di proclamare la tuagrandezza? A Te che hai ornatola natura umana, che haisuperato le legioni angeliche, chehai superato ogni creatura, ioti acclamo: Salve, o piena di grazia!Guidami a Te: attrattodalla grazia che ti adorna, iocercherò di seguire il tuo cammino,o Madre. Non sarò pietra morta,ma pasta viva pronta a lievitare,poiché impastato dall’amore e dalle manidi Dio. Ricordati puredi tutti i figli tuoi su questa terra;avvalora presso Dio le loropreghiere; conserva salda la fedeloro; fortifica la loro speranza;allontana da essi i flagelliprovocati dal peccato; aumentala carità e dona loro la pacenella verità, nella giustizia, nella libertà,nell’amore e nella Misericordiache porta ordine, armonia e fiduciasenza limiti né confini.