pasqualezolla

La giornata della memoria


La soluzione finale per gli ebrei  Nella Germania nazista di Adolf Hitler si predicava la superiorità della razza ariana e si diffondeva l’odio verso la razza inferiore, gli ebrei.Un probabile motivo di questo odio era che molti di essi erano ricchi e possedevano gran parte delle industrie e delle banche tedesche. Vennero così introdotte leggi razziali, con le quali i “Giudei” venivano rpivati di tutto ciò che possedevano. Per porre fine a questo problema il cancelliere tedesco, oltre alle leggi razziali, cercò un altro metodo per sbarazzarsi dei non ariani. Pensò, in primo luogo, ad un’emigrazione, rendendo loro intollerabili le condizioni di vita attraverso una legislazione sempre più oppressiva, per cui ci fu una fuga di cervelli geniali, come Albert Einstein, che si rifugiarono negli Stati Uniti.Inizialmente il piano funzionò, ma con l’espansione del Raich in Polonia e in altri paesi dell’est, i non ariani aumentavano sempre più, così Hitler ed i nazisti dovettero ripiegare su un altro piano: la ghettizzazione dell’est, ossia la deportazione degli ebrei europei all’est, concentrandoli nei territori polacchi occupati. Ma nadando avanti con la deportazione si sarebbe arrivati ad una Polonia ebrea, un ghetto di soli Giudei e non un paese dove i tedeschi potevano insediarsi, così si giunse alla soluzione finale. Si giunse, cioè, ad applicare nel concreto un piano di eliminazione di massa nei campi di concentramento, dove sei milioni di ebrei vennero sterminati. Pe nen skurdàKanòsce ‘a stòrje è nenn’a rekurdàsegnifeke èsse kòmblece de kuillu ‘rròred’i fatte d’u ‘lukaveste ka sònnemammòrje p’u nustre avvenì sarvà.Arrekurdà addevènde sèmbe chjùfacele kuanne chjù s’akkòndenei fatte ka succiudute sònne.Sckitte akkanòsce è sapè kuilleka éje addavaramènde succiudutepóde sèrve a nen skurdà, affenghèi jenerazjune ka dòppe de nuje vèneneu ‘rròre d’u arrefà nenn’u fanne.Pe stu mutive abbalimeced’u passate, de tuttekuille ka éjestate sbaghjate pe ne ngumètteu stèsse rjate. ‘A veretà éjeu sule reskatte ka ce póde èsse,‘a mammòrje l’uneke mudepe ndatte ‘a putè kustudì.Mettime da parte u nderèssemettènne danande u rekurde,sckitte akkussì addefènneceputime d’ò’ returne d’u male!Per non dimenticareConoscere la storia e non ricordarlasignifica essere complici di quell’orroredei fatti dell’olocausto che sonomemoria per salvare il nostro futuro.Ricordare diventa sempre piùfacile quando più si conosconoi fatti che sono accaduti.Solo conoscere e sapere ciòche è veramente accadutopuò servire a non dimenticare, affinchéle generazioni che seguirannonon commettano l’errore di rifarlo.Per questo motivo avvaliamocidel passato, di tutto ciò che èstato sbagliato per non commetterelo stesso reato. La verità èil solo riscatto che può esserci,la memoria l’unico modoper poterla custodire.Mettiamo da parte l’interessemettendo davanti il ricordo,solo così difendercipossiamo dal ritorno del male!