Carnevale è non solo una festa allegra e spensierata (Quello del 2021 certamente non lo è!), ma anche tradizione, che ritroviamo nelle tante maschere di personaggi regionali nate da diversi contesti: dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell’arte, da tradizioni arcaiche, o create come simboli dei festeggiamenti carnevaleschi di varie città. Le maschere, in generale, hanno il compito di scacciare le forze del male, l’inverno e di aprire la strada per l’arrivo della primavera: per questo motivo sono associate al Carnevale.Comunque voglio ricordare questo strano Carnevale ugualmente attraverso le maschere Regionali:Napoli - Pulcinella: è un servo bugiardo e chiacchierone. La sua fama si deve soprattutto alla commedia dell'arte, che ne ha fatto un personaggio tipico.Milano - Meneghino: è la maschera della città di Milano, nota per mettere a nudo i difetti dell'aristocrazia.Bergamo - Arlecchino e Brighella: Sono le due maschere della città di Bergamo, il secondo antagonista del primo. Arlecchino è il bambino povero che crescendo diventa furbo e vivace. La maschera proviene dagli Harlequins francesi (diavoletti), e il suo vestito è simbolo di povertà: è stato infatti cucito dalla madre con scampoli di varie stoffe, aggiungendo una toppa alla volta. La sua compagna è Colombina, veneziana.Venezia - Colombina e Rosaura: rispettivamente ancella e padrona. La prima, fidanzata di Arlecchino, è civettuola, bugiarda e adulatrice, ma vuol bene alla sua padrona, giovane e graziosa.Pantalone: è il tipico mercante veneziano, ricco e avaro. Tenta costantemente la conquista di giovani donne pur essendo avanti con l'età. Anche questa è una maschera tipica della commedia dell'arte e nel '500 ha avuto una grande fama.Bologna - Balanzone: superbo e arrogante, si esprime per lo più in dialetto bolognese, citando erroneamente il latino. È convinto di essere un dotto intellettuale, ma le sue citazioni sono maccheroniche e prive di nesso. Elargisce consigli non richiesti con lunghissimi discorsi completamente astrusi.Fagiolino: Popolano un po' rissoso sempre pronto a bastonare chi se lo merita. La maschera prende origine dal teatro dei burattini.Liguria - Capitan Spaventa: Spadaccino vanitoso perennemente in cerca di amoreRoma - Rugantino e Meo Patacca: Bullo, provocatorio e arrogante il primo (poi trasformato in figura bonaria); rissoso,scontroso e popolano il secondo. Meo Patacca è l'anima di Trastevere, il più popolare di Roma.Éje KarnuàleÉje Karnuàle è tanda brave krestjanesutesfazjòne pròve a se masckarà,nd’i fròmme chjù stranbalate, pe pruà nu pjacére ka dì ne nze póde nd’u jettàvìje ògnè masckere de suciale pukresìjeè u kòre svalanzà, akkum’a nu spurtille.Èje Karnuàle è i krestjane se semòveneke frenesìje sóp’ò parkuscèneke de nu kambàsènza sinze ndreppetanne, u chjù d’i vòte,nu mbelice rule suje. Éje Karnuàle: brellòkke d’u cile felande, kurjannele,masckere chjassóse, kelure nd’i strate,allerìje nd’i alme è kure k’abballene.Abballene ò’ kambà, sèndene i kadènze suje. ÉjeKarnuàle è ògnè krestjane pighje‘na masckere tjatrale è addevendéjenu ndrèppete p’arrjalà nu tukke d’allerìjeò’ kambà è pe kunkòrre ‘a kòmeketjatraletà d’a umane stubedetà. Tuttekuiste, appèrò, kuistanne p’i stratenze vedarrà pekkè ‘na preffedjòse òmbre,pe ngire peghjà i krestjane, i ubreghéjea rumanè ò’ chjuse dind’i kase pròbbete.È CarnevaleÈ Carnevale e molta brava genteprova gusto a mascherarsi,nelle fogge più strane, per provareuna voluttà indicibile nel buttarevia ogni maschera d’ipocrisia socialee spalancare il cuore, come uno sportello.È Carnevale e la gente si agitafreneticamente sul palcoscenico della vitasenza senso interpretando, il più delle volte,un suo triste ruolo. È Carnevale:stelle filanti, coriandoli,maschere sgargianti, colori nelle strade,allegria nelle anime e cuori che danzano.Ballano alla vita, sentono il suo ritmo.È Carnevale e ogni persona assumeuna maschera teatrale e divieneattore per donare un tocco d’allegriaalla vita e per contribuire alla comicateatralità dell’umana stupidità. Tuttoquesto, però, quest’anno per le stradenon si vedrà perché un fantasma maligno,per burlarsi della gente, la costringea stare al chiuso nella propria casa.
Lo scherzo di Carnevale: prigionieri in casa
Carnevale è non solo una festa allegra e spensierata (Quello del 2021 certamente non lo è!), ma anche tradizione, che ritroviamo nelle tante maschere di personaggi regionali nate da diversi contesti: dal teatro dei burattini, dalla Commedia dell’arte, da tradizioni arcaiche, o create come simboli dei festeggiamenti carnevaleschi di varie città. Le maschere, in generale, hanno il compito di scacciare le forze del male, l’inverno e di aprire la strada per l’arrivo della primavera: per questo motivo sono associate al Carnevale.Comunque voglio ricordare questo strano Carnevale ugualmente attraverso le maschere Regionali:Napoli - Pulcinella: è un servo bugiardo e chiacchierone. La sua fama si deve soprattutto alla commedia dell'arte, che ne ha fatto un personaggio tipico.Milano - Meneghino: è la maschera della città di Milano, nota per mettere a nudo i difetti dell'aristocrazia.Bergamo - Arlecchino e Brighella: Sono le due maschere della città di Bergamo, il secondo antagonista del primo. Arlecchino è il bambino povero che crescendo diventa furbo e vivace. La maschera proviene dagli Harlequins francesi (diavoletti), e il suo vestito è simbolo di povertà: è stato infatti cucito dalla madre con scampoli di varie stoffe, aggiungendo una toppa alla volta. La sua compagna è Colombina, veneziana.Venezia - Colombina e Rosaura: rispettivamente ancella e padrona. La prima, fidanzata di Arlecchino, è civettuola, bugiarda e adulatrice, ma vuol bene alla sua padrona, giovane e graziosa.Pantalone: è il tipico mercante veneziano, ricco e avaro. Tenta costantemente la conquista di giovani donne pur essendo avanti con l'età. Anche questa è una maschera tipica della commedia dell'arte e nel '500 ha avuto una grande fama.Bologna - Balanzone: superbo e arrogante, si esprime per lo più in dialetto bolognese, citando erroneamente il latino. È convinto di essere un dotto intellettuale, ma le sue citazioni sono maccheroniche e prive di nesso. Elargisce consigli non richiesti con lunghissimi discorsi completamente astrusi.Fagiolino: Popolano un po' rissoso sempre pronto a bastonare chi se lo merita. La maschera prende origine dal teatro dei burattini.Liguria - Capitan Spaventa: Spadaccino vanitoso perennemente in cerca di amoreRoma - Rugantino e Meo Patacca: Bullo, provocatorio e arrogante il primo (poi trasformato in figura bonaria); rissoso,scontroso e popolano il secondo. Meo Patacca è l'anima di Trastevere, il più popolare di Roma.Éje KarnuàleÉje Karnuàle è tanda brave krestjanesutesfazjòne pròve a se masckarà,nd’i fròmme chjù stranbalate, pe pruà nu pjacére ka dì ne nze póde nd’u jettàvìje ògnè masckere de suciale pukresìjeè u kòre svalanzà, akkum’a nu spurtille.Èje Karnuàle è i krestjane se semòveneke frenesìje sóp’ò parkuscèneke de nu kambàsènza sinze ndreppetanne, u chjù d’i vòte,nu mbelice rule suje. Éje Karnuàle: brellòkke d’u cile felande, kurjannele,masckere chjassóse, kelure nd’i strate,allerìje nd’i alme è kure k’abballene.Abballene ò’ kambà, sèndene i kadènze suje. ÉjeKarnuàle è ògnè krestjane pighje‘na masckere tjatrale è addevendéjenu ndrèppete p’arrjalà nu tukke d’allerìjeò’ kambà è pe kunkòrre ‘a kòmeketjatraletà d’a umane stubedetà. Tuttekuiste, appèrò, kuistanne p’i stratenze vedarrà pekkè ‘na preffedjòse òmbre,pe ngire peghjà i krestjane, i ubreghéjea rumanè ò’ chjuse dind’i kase pròbbete.È CarnevaleÈ Carnevale e molta brava genteprova gusto a mascherarsi,nelle fogge più strane, per provareuna voluttà indicibile nel buttarevia ogni maschera d’ipocrisia socialee spalancare il cuore, come uno sportello.È Carnevale e la gente si agitafreneticamente sul palcoscenico della vitasenza senso interpretando, il più delle volte,un suo triste ruolo. È Carnevale:stelle filanti, coriandoli,maschere sgargianti, colori nelle strade,allegria nelle anime e cuori che danzano.Ballano alla vita, sentono il suo ritmo.È Carnevale e ogni persona assumeuna maschera teatrale e divieneattore per donare un tocco d’allegriaalla vita e per contribuire alla comicateatralità dell’umana stupidità. Tuttoquesto, però, quest’anno per le stradenon si vedrà perché un fantasma maligno,per burlarsi della gente, la costringea stare al chiuso nella propria casa.