pasqualezolla

25 Aprile 2021: Festa della Liberazione


Sono passati 76 anni esatti da quando l'Italia si è liberata dall'oppressione fascista e nazista. Ed è giusto che questa data venga celebrata per non dare mai per scontato il concetto di libertà.La mattina del 25 aprile 1945 il CLNAI  deliberò un ordine di insurrezione generale nei territori ancora tenuti sotto scacco dall’occupazione nazifascista.  Milano e Torino, risposero all’appello  e grazie al coraggio e al valore dei numerosi partigiani  si liberarono dagli occupanti.La sera  del 25 aprile, Benito Mussolini, constatato che la situazione stava volgendo al peggio, provò a scappare da Milano. Per occultare la propria identità, indossò la divisa da soldato tedesco. La fuga durò solo due giorni: venne  smascherato e catturato dalla 52esima Brigata Garibaldi all’uscita di Musso, sul lago di Como.Il giorno seguente, il 28 aprile, fu processato e fucilato assieme a Claretta Petacci.Gli americani entrarono a Milano il giorno dopo e il 1° maggio a Torino. A quel punto, tutta l’Italia settentrionale era stata liberata.Bologna tornò libera il 21 aprile, Genova il 23 e Venezia il 28. La Liberazione si era compiuta!Poco meno di un anno dopo, il 22 aprile del 1946, il governo italiano guidato da Alcide de Gasperi stabilì che il 25 aprile sarebbe stata festa nazionale.Da quel giorno, il 25 aprile è diventato una celebrazione non solo per ricordare la storia sanguinosa della seconda guerra mondiale e la lotta dei Partigiani che hanno portato avanti la Resistenza nella penisola, ma anche un simbolo di libertà, di speranza e di fiducia nel fatto che anche una situazione disperata grazie all’impegno di tutti può migliorare.È un messaggio molto importante alla luce del momento difficile che stiamo vivendo perché ci invita a tenere duro e a  resistere ai continui attacchi del Covid-19.25 abrile: Fèste d’a LeberazjòneU 25 Abrile ‘na date éje vetaled’a stòrja nòstre pekkè ‘a kunguisteéje de l’òme, d’a lebertà suje,ka s’arrevutaje è idjale nda kujene nge kredéve, a ‘na suppressjònefóre d’u timbe. ‘Na date ka fatte haveaddevendà i Taljane ummene ke sckitte‘na facce è sckitte ‘n’alme. Da skuacciateèvene arredevendate ummene libere,grazje a’ fòrze de tande juvene k’èvenekredunda nd’a vóce d’u kòre chjandandeareve de lebertà sóp’è préte è sóp’è kruce.‘A lòre juvendù ceghjave kume ‘a semèndend’i tèmbe sfedanne, kandanne è luttannesóp’è kòppe d’u Karse ka vedìjenei lòre passe chjìne de lagreme è fatighe.U 25 abrile ci’arrekòrde u sagreficed’i tande juvene ka sendèvene u krajesóp’è chjaghe è nu sunne kum’a felatilledi kujéte ‘mminze kum’a ‘ddòre d’u pane.Nu rikurde ka ce ammunisce a nen skurdàu lòre ‘rujeke sagrefice è k’a Lebertàè u kambà kungustate vanne ògnè jurne.25 aprile: Festa della LiberazioneIl 25 aprile è una data vitaledella nostra storia perché la conquistaè dell’uomo, della sua libertà,che si ribellò agli ideali in cui non credeva, ad una soppressione fuori del tempo. Una data che ha fattodiventare gli Italiani uomini con soloun viso e solo un’anima. Da oppressierano ridiventai uomini liberi,grazie alla forza di tanti giovani che avevanocreduto nella voce del cuore piantandoalberi di libertà sulle pietre e sulle croci.La loro gioventù fioriva come il semetra le zolle sfidando, cantando e lottandosui monti del Carso che videroi loro passi colmi di lacrime e fatica.Il 25 aprile ci ricorda il sacrificiodei tanti giovani che sentivano il domanisulle ferite e un sogno sottilissimodi pace immenso come il profumo del pane.Un ricordo che ci ammonisce a non dimenticareil loro eroico sacrificio e che la Libertàe la vita vanno conquistati ogni giorno.