Passaggi di Penna

Post N° 4

La domanda le risuonò come eco in una mente diventata di colpo totalmente vuota... tutto si era svuotato, tutto si era allontanato... l'abitacolo della macchina sembrava essere diventato un mondo, dove ogni cosa fosse così distante... distante.... la luce che filtrava dai vetri rendeva tutto più surreale, e gli U2 che risuonavano dall'autoradio quasi non erano più udibili...

 Stava succedendo veramente?

... stava succedendo veramente.

Una frustata dietro la schiena, il senso di smarrimento, l'incredulità, il suo viso...

... il semaforo verde.

- Amore, è verde.

- Cosa?

- E' verde... il semaforo...

- ah, si...

Ripartì con poca intenzione, il tempo esterno s'era introdotto troppo violentemente nel loro tempo interno, ma l'occasione gli dava modo di riprendersi dall'accaduto... ancora increduli, entrambi, di quello che stava avvenendo.. pochi secondi che sembravano un'eternità... sospensione di cuore, anima, mente... lei gli dice d'accostare..

- Adesso?

- Si, immediatamente... subito...

Freccia a destra... la Rover si accosta al marciapiede... lo stomaco del guidatore si stringe come quello di un funambolo che trattiene tutta la sua concentrazione per non cadere nello spaventoso seppur invitante vuoto che farebbe cessare quel momento di agonia...

" Cosa mi dirà adesso? Oddio... che stronzo che sono stato... ma come m'è venuto in mente? Così, in macchina... senza alcun preavviso... l'avrò spaventata... stronzo! Stronzo!"

La guardava di lato... lei aveva il viso leggermente abbassato, i capelli le coprivano il volto... cercava di chiamare mentalmente i suoi occhi... guardami Silvia, guardami...

tutto questo quei pochi secondi in cui lei si era ripresa dallo shock e aveva sentito salire la voglia di abbracciarlo, di tenerlo stretto a lui fin quasi a perdersi tra le sue braccia, a farlo soffocare dai suoi baci...

l'"accosta" era un ... fermati altrimenti faremo un incidente perchè non posso più aspettare...

Silvia si girò lentamente verso di lui, gli fece scivolare le braccia dietro la nuca, si tirò a lui sedendosi sulle sue ginocchia e lo baciò... intensamente, ad occhi chiusi... le sue labbra a risucchiare le sue, la sua bocca a bere il suo sapore... perchè d'improvviso il suo amore per lui era diventato tanto forte, tanto violento da aver bisogno di saziare questo impulso, questo bisogno di lui, del suo contatto, fisico emotivo e spirituale... e lo baciava come se fosse stata la prima e l'ultima volta insieme, perchè non trovava altro modo per fargli capire come, in quel momento, era così felice da sentire che quello avrebbe potuto essere l'ultimo attimo, l'ultimo respiro, l'ultimo battito della sua vita... talmente felice che si, l'avrebbe sposato, oggi, domani, ieri... quando lui avesse voluto... in qualunque momento... sarebbe stato sì.