rinascere

Vittoria trans (o di persona?)


Ma basta, VERGOGNA!   Non ho seguito le vicende dei "naufraghi" tranne che nella puntata di ieri sera perchè sapevo che Vladi era in finale. Ha VINTO! Ne sono felice, se lo merita, come persona! Intelligente, autoironica, dolce. forte, coraggiosa... mai banale. Ha combattuto la sua battaglia su un'isola, metafora di un'isola più remota, più minacciosa, più tempestosa che è riuscita a conquistare con la forza di chi ha saputo imparare se stessa.  C'è un'isola che nessuno potrà mai raggiungere ed è la solitudine di chi si scopre anima in un corpo non suo! Vi avvicinate a noi con curiosità, con pregiudizio, qualche volte con un desiderio che non osate nemmeno ammettere...Ma siamo persone...  non TRANS! Siamo persone con un problema da risolvere! Niente di più, niente di meno! Figli, come tutti, sotto lo stesso cielo, resi aspri dalle regole di un sistema che impone prezzi e valori...   li gioca in borsa quotandole secondo il grado di evoluzione e di civiltà  del momento! Meravigliosa è l'ideologia omologante... sicura... non fa sbandare nel dubbio... regala solo certezze...  costruisce nel nostro cuore cittadelle "perfette" dove tutti sorridono, dove non esiste dolore...  dove la mente si allena col "personal trainer"... gioca a pallone con wii... le donne sono bellissime e provocanti...  gli uomini sicuri e prestanti che non chiedono e non piangono mai...    meraviglioso oblio... maravigliosa cecità... Meravigliosa umana involuzione... Tragico, infantile bisogno di difesa, tremenda paura di quel confronto che ci farebbere crescere e scoprirci tutti diversi fra diversi... una schiera di DNA unici che hanno paura di essere soli! Siamo ciò che siamo... non trinceriamoci dietro ad un dito e ad etichette che ci proteggono a malapena... Siamo tutti soli, tutti spaventati per un destino ignoto che ci attende e che da solo dovrebbe bastare a renderci empatici, curiosi, aperti, solidali e coscienti che l'umanità, figlia di una natura variopinta, non può e non dev'essere in bianco e nero....E allora la mia statura non dispensò più buonumore a chi alla sbarra in piedimi diceva Vostro Onoree di affidarli al boiafu un piacere del tutto mioprima di genufletterminell'ora dell'addioNON CONOSCENDO AFFATTOLA STATURA DI DIO!(cit. F. De Andrè, da UN GIUDICE  tratto da:  non al denaro non all'amore nè al cielo)