CAFFE' SPEZIATO

Gioventù vergine


Di quando in quando tutto m'ansima il corpo e la vita mi appare negli occhi, tra essi vibrando e la bocca giù selvatica discende per le membra lasciando gli occhi miei svuotati tumultuanti e il petto mio quieto colma d'un fremito e un calore; e giù per le snelle ondulazioni sottostanti che onde diventan pesanti, di passione gonfie e il ventre mio placido e sonnolento all'istante ribelle si desta bramoso, eccitato sforzandosi e attento, mentre le tenere braccia abbandonate con forza selvaggia s'incrociano a stringere - quel che non hanno stretto mai. E tutto io vibro, tremo e ancora tremo finché la strana potenza che il corpo mi scuoteva non svanisce e nobile non risorge l'ininterrotto fluire della vita nella durezza implacabile dei miei occhi, non risorge dalla bellezza solitaria del corpo mio esausto e insoddisfatto.