CAFFE' SPEZIATO

In questa maledetta notte...


 In questa maledetta notte oscura con una tentazione fui assalita che ancora in cuore la vergogna dura. Io così pudica, così compita, vedevo un uomo a me venire piano e avvolgermi quasi avido la vita; un altro ne veniva e con la mano oh delicatamente lui mi apriva, e un altro e un altro e un altro ch'era vano a guerra apparecchiarmi d'armi priva già incatenata, e senza una catena, nel tempo che la vita non par viva. "Non vuoi? piccola piccola sirena..." Posso io non volere e star da lato? "Oh lasciatemi!" e respiravo appena, il cuore dalla sua sede saltato. Con cento mani vinte le mie braccia Tutte le ossa mi avevano contato, ad ogni cavità davan la caccia; nel denso, nelle viscere spremuta, in una tomba di carne che schiaccia e macina e mette al niente... perduta. Che mai feci, che mai feci mio Dio? Mercè, pietà, perdono, chi mi aiuta?