Tutto si consuma in natura.Anche i fiori più belli.Tutto, tranne il cuore che ostinato batte contro il volere del tempo.E batte per un motivo illogico assaporando un bacio che non è per lei.Anche i petali più belli marciscono in profumo di sangue.Una farfalla vola in traiettorie variopinte.Si posa, sul braccio nudo di pelle di luna baciata dal sole.Una piccola fitta di dolore.Ingenua bimba, lei non sapeva che anche le farfalle possono mordere.Ma è già andata, già volata via.Solo un piccolo segno rosso sulla pelle per ricordo.E il sole si è velato. L’aria è fredda a dispetto della primavera.Lei si copre con le mani le braccia.Lei si dondola sulle ginocchia piegate.Lei piange.E le lacrime hanno sapore dolce, ma lei non lo sente.Lei ha sapore di sangue sulle labbra.E nessuno vorrebbe baciare quelle labbra che sanno di sangue.Di questo lei ne è sicura.E lei non vorrebbe posare le sue labbra su alcun essere che non sia fatto di luce, nell’ora del crepuscolo.