Passione Natura

DI NUOVO PETROLIO NEI NOSTRI MARI


E  la  storia  si  ripete... purtroppo.  Incontrovertibili sembrano le foto scattate in questi ultimi ultimi giorni dai responsabili del WWF  al confine tra Abruzzo e Molise che mostrano molti gabbiani sporchi di petrolio. La concentrazione maggiore è presente al confine tra Vasto e San Salvo dove molti individui sono ridotti poveretti in condizioni pietose come dimostrano le foto. I gabbiani sono stati osservati nei paraggi della piattaforma Rospo di Mare gestita da Edison che afferma che non c'è stato alcun sversamento di idrocarburi in mare ma non è certo normale vedere dei gabbiani con la pancia nera, anche se altri possono essere i colpevoli. Si aprono così di nuovo le polemiche su cosa stia davvero accadendo nella zona e chi siano i responsabili di questo ennesimo danno ancora da verificare nella sua vera entità visto che i gabbiani sono solo il sintomo più evidente di un problema che ha interessato tutto l'ambiente marino e costiero di questa area dove tra l'altro sono presenti anche delle specie rare come le berte maggiori che nidificano in primavera alle Tremiti e si alimentano in mare aperto. Ovviamente proseguiranno le verifiche e gli accertamenti da parte di tutti gli interessati e delle autorità per cercare di chiarire la situazione ma una cosa mi sembra ormai chiara da tempo... il prezzo di questo nostro stile di vita sta diventando davvero troppo alto ormai, quanti danni dovremmo ancora combinare e di quante prove avremmo ancora bisogno per cominciare tutti, ognuno nel proprio piccolo perchè no e fino ad arrivare al "grande" ad invertire la tendenza e renderci conto che non siamo i padroni del mondo e che continuando così tra un pò non ci sarà neanche più un mondo del quale varrà la pena essere "i padroni"....fine della predica tranquilli ma spero non della meditazione :-)