Creato da bietta2008 il 06/01/2013

Passione Natura

Curiosando tra le meraviglie del nostro pianeta

Ultimi Commenti

dyno1966
dyno1966 il 18/02/13 alle 18:45 via WEB
Mah... considerando che vivono al confine tra nord e sudamerica, direi che non è un problema che ci riguarda più di tanto, nè di vitale importanza... più facile semmai venir morsi da qualche specie esotica importata illegalmente, con tutto il giro di denaro che ci sta con la vendita legale o meno che sia, di animali tropicali... ora non ricordo le statistiche, ma mi sembra faccia concorrenza al giro d'affari losco della prostituzione e della droga. Povere bestiole, in quali mani di vere bestie stanno....
 
bietta2008
bietta2008 il 18/02/13 alle 18:31 via WEB
Si hai ragione non è l'ampiezza dei campi ma in questo caso la disposizione dei colori a fare la differenze. In realtà molte diverse specie e sottospecie di Lampropeltis vengono definiti falsi corallo, la foto che ho pubblicato del copione è solo un esempio, in realtà uno dei più simili al vero corallo. Quello nella foto è un Lampropeltis ruthveni che avevo tempo fa ma ad esempio anche il triangulum somiglia molto a quello vero...ma per sicurezza meglio affidarsi alla filastrocca e nella malaugurata ipotesi che dovesse accadere come prevedi che qualche bel serpentello abbia la brillante idea di fare fessi tutti rimescolando i colori beh allora...bisognerà dare immediatamente sfogo alla vena poetica e comporre qualche nuovo verso di aulica poesia con un aggiornamento salvavita :-)
 
dyno1966
dyno1966 il 18/02/13 alle 13:55 via WEB
Hai fatto bene a scrivere queste filastrocche, perchè in effetti, se mi fossi basato solo sulle due foto che hai pubblicato, avrri creduto che la differenza principale fosse il fatto che il vero corallo ha i campi neri più ampi e quello innocuo ce li ha stretti... invece esistono tante specie di corallo dove questa cosa dell'ampiezza dei campi colorati varia notevolemente e quindi non è valida come metodo di riconoscimento. Mentre invece è validissimo l'accostamento dei colori, ossia se il ross ed il giallo son vicini è sicuramente veleonoso. Viste poi le numerose specie che esistono, speriamo non se ne evolva qualcuna (magari per incroci creati da qualche deficiente) che abbia i colori invertiti, sennò son dolori... o finiamo per prenderli tutti a bastonate per sicurezza, come fanno qui in Italia che non sanno distinguere un biacco da una vipera.
 
dyno1966
dyno1966 il 30/01/13 alle 13:54 via WEB
Il fondo di verità è che l'inquinamento già era un problema che si faceva sentire a quei tempi... dove passa l'uomo, che siano ciminiere, comignoli o altro, resta solo sporcizia, distruzione ed entropia irreversibile. Quanto allo spazzacamino, ora per fortuna abbiamo Babbo Natale, che mi chiedo perchè si ostingano a vestirlo di rosso immacolato, se nei camini, vista la stazza, dovrebbe non solo ridursi ad un lerciume peggio del merlo, ma restarci incastrato. Misteri della magia o della fede, a seconda in quale categoria soprannaturale vogliamo metterlo.
 
dyno1966
dyno1966 il 26/01/13 alle 22:01 via WEB
Speriamo che li becchino, questi bastardi inquinatori... ma il petrolio non doveva finire a breve? Ma quanto se n'è prodotto in questi ultimi milioni di anni, possibile che ancora non abbiamo finito di bruciarlo tutto? Dobbiamo proprio diventare come il pianeta Venere, prima di passare alle fonti rinnovabili o all'energia pulita della fusione nucleare? Assurdo, abbiamo una stella che ci irradia dalla notte dei tempi, ed ancora ci scaldiamo bruciando materiale organico... povere bestie ignare che devono fare la spesa dell'idiozia umana. Speriamo di estinguerci presto, così la Terra potrà riprendere il suo normale decorso evolutivo, e che il passaggio dell'uomo su questo pianeta resti solo un trascurabile errore dell'evoluzione destinato a perdersi nell'oblio delle ere geologiche.
 
dyno1966
dyno1966 il 26/01/13 alle 21:55 via WEB
A me fanno tanta pena queste povere bestiole che affogano nei secchi per salvare le nostre insulse palme d'importazione che dovrebbero invece stare nei paesi tropicali: se sparissero tutte, brutte come sono, ne sarei ben lieto, alla faccia della nostra splendida macchia mediterranea. Quanto ai curculionidi, anche loro vittime di una deportazione involontaria assieme alle palme che li contenevano, quando ne trovo uno ancora vivo nei secchielli, me lo porto via e gli do da mangiare frutta matura finchè non muore di vecchiaia. Non li allevo certo per farli riprodurre nè per liberarli in giro (al diavolo la legge che me lo vieta), ma che almeno abbiano una vita dignitosa! Poi da morti me li metto in collezione o li scambio con altri entomologi, ma questa è un'altra storia.
 
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