Creato da: rosadelvento il 12/02/2005
Si dice che ognuno di noi emana un profumo e viene percepito solo da un’altra persona ... una soltanto. Cosa sei? Forse sei vento o solo un pensiero. Qualunque cosa tu sia, sei la parte migliore di me ...

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Messaggi di Gennaio 2020

 

Chi è Babbo Natale?

Post n°798 pubblicato il 08 Gennaio 2020 da rosadelvento
 





Chi è Babbo Natale?
(dal web)


San Nicola inspirò il personaggio di Babbo Natale.
La tradizione di San Nicola fu importata negli Stati Uniti da emigrati Tedeschi e Olandesi, lì l'uomo che portava i regali ai bambini durante la notte di Natale prese il nome di Santa Claus. 
Si ritrova nella figura di Babbo Natale  quello che  simbolicamente rappresentava San Nicola. La lunga barba bianca, il capello di pelliccia, il grande mantello rosso.
San Nicola viaggiava su un' asino, Babbo Natale su una slitta trainata da otto renne: Comet, Dancer, Dasher, Prancer, Vixen, Donder, Blitzen, Cupid, tradotte in italiano Cometa, Ballerina, Fulmine, Donnola, Freccia, Saltarello, Donato, Cupido.
Poi in seguito venne Rodolfo,ovvero Rudfolf, la famosa renna con il naso rosso.
Durante gli anni il suo aspetto cambiò.         
Nel 1809, lo scrittore Washington Irvin parlò per la prima volta degli spostamenti di Babbo Natale nel cielo per la distribuzione dei regali.
Nel 1821: Il pastore Americano, Clément Clarke Moore scrisse una favole sul Natale, per i bambini, nella quale il personaggio di Babbo Natale appariva con una slitta tirata da otto renne.
Nel 1860, Thomas Nast, illustratore e caricaturista del giornale New Yorkais Illustrateur Weekly, rivestì Babbo Natale d'una lunga mantella rossa guarnita di pelliccia e con un grosso cinturone di cuoio nero. Durante quasi 30 anni, Nast illustrò con centinaia di disegni tutti gli aspetti della leggenda di Babbo Natale. Nel 1885, Nast stabilì ufficialmente la residenza di Babbo Natale al Polo Nord e illustrò con un disegno due bambini che su una carta del mondo tracciavano il tragitto dal Polo Nord agli Stati Uniti.
L'anno seguente, lo scrittore Americano George P. Webster riprese quest'idea e precisò che la fabbrica dei giocattoli e la dimora di Babbo Natale durante i lunghi mesi estivi erano nascosti tra i ghiacciali e la neve del Polo Nord.
Nel 1931, Babbo Natale ebbe il suo nuovo look per una campagna pubblicitaria della Coca Cola. Cambiarono la mantella rossa con un completo rosso, lo ingrassarono un pò e gli diedero un aria più simpatica. Così la Coca Cola diffuse e diffonde ancora oggi in tutto il mondo l'immagine del simpatico vecchietto .
Come rintracciare Babbo Natale ?
La dimora tradizionale di Babbo Natale cambia a seconda delle tradizioni: negli Stati Uniti si sostiene che abiti al Polo Nord (situato per l'occasione in Alaska) mentre in Canada il suo laboratorio è indicato nel nord del paese; in Europa è più diffusa la versione finlandese che lo fa abitare nel villaggio di Rovaniemi, in Lapponia.
Altre tradizioni parlano di Dalecarlia, in Svezia, e della Groenlandia. Nei paesi dove viene identificato con San Basilio, viene talvolta fatto abitare a Cesarea.
Con l'avvento di Internet, sono stati pubblicati alcuni siti Web affinché i bambini e gli adulti interessati potessero simbolicamente seguire via radar il percorso di Babbo Natale. In realtà si tratta di un jet della US Air Force che parte da una base canadese per arrivare a Città del Messico.
Ma gli intenti di seguire le gesta di Babbo Natale sono di molto precedenti. Ad esempio, nel 1955 Sears Roebuck, un grande magazzino di Colorado Springs, negli Stati Uniti, distribuì ai bambini il fantomatico numero di telefono di Babbo Natale, da chiamare il giorno della vigilia.
Per un errore di stampa il numero corrispondeva però al comando della difesa aerea, che allora si chiamava CONAD (Continental Air Defense Command), un precursore del NORAD (North American Aerospace Defense Command). Harry Shoup, il comandante di turno quella sera, quando cominciò a ricevere le prime telefonate dei bambini si rese conto dell'errore e disse loro che sui radar c'erano davvero dei segnali che mostravano Babbo Natale in arrivo dal Polo Nord.
Dal 1958, anno di creazione del NORAD, statunitensi e canadesi hanno approntato un programma congiunto di monitoraggio di Babbo Natale, che ora è disponibile per tutti i bambini sul sito Web del nuovo comando della difesa aerea. Allo stesso modo, molte stazioni televisive locali sparse per il Canada e gli Stati Uniti danno conto ai propri telespettatori della posizione di Babbo Natale, facendolo seguire dai propri meteorologi.

 
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La befana felice e il segreto di Babbo Natale

Post n°797 pubblicato il 05 Gennaio 2020 da rosadelvento
 

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La befana felice e il segreto di Babbo Natale
(Fiaba di Patrizia Pagnutti
https://www.tiraccontounafiaba.it/tag/befana)



“Oh Oh Oh!”
Questa volta a pronunciare la celebre esclamazione non era il nostro "barba bianca" preferito bensì la sua signora, si sa, con il tempo si finisce per assomigliarsi.
La moglie di Babbo Natale stava leggendo una lettera. Una mano teneva il foglio e l’altra stava sul petto per contenere il fragore delle risate che le provenivano dal cuore “oh oh oh!” e ancora “OH OH OH!”.
A scrivere era la Befana che, grata per l’aiuto ricevuto in occasione della sua ultima consegna, aveva voluto mandare un interminabile ringraziamento scritto al Babbo e al suo staff in cui si profondeva in elogi per la loro organizzazione, precisione, puntualità "Siete un esempio da ammirare". "In tanti anni non ho mai sentito una lamentela" -  "come un ingranaggio perfetto"
Più leggeva queste frasi, più la signora Natale rideva e scuoteva la testa.
"Ah, ragazza mia, se tu sapessi" diceva tra sé e sé mentre le scorrevano davanti agli occhi le immagini dei febbrili preparativi nel laboratorio del Babbo all’avvicinarsi della fatidica notte del 24 Dicembre.
Infatti, nonostante la certosina programmazione dei lavori di cui si occupava lei e solo lei a inizio anno, immancabilmente con l’avvicinarsi della scadenza iniziavano ad accumularsi i ritardi, le assenze ...insomma si arrivava a Dicembre con un Babbo Natale agitato e con gli elfi stressati. Il clima era teso, nessuno canticchiava i Christmas Carols, nessuno fischiettava allegramente, nessuno scherzava, anzi, era tutto un battibeccarsi…
"Altro che ingranaggio perfetto!" esclamò la moglie del Babbo alzando gli occhi al cielo, ogni anno era la stessa storia, ogni anno si arrivava a ridosso della vigilia con regali e regali da impacchettare così anche Babbo Natale doveva chiedere aiuto, proprio come l’amica Befana.
Ma a chi?
E a chi se non a loro?!
Loro che hanno così a cuore i bimbi che, anche se prese da mille cose da fare, il tempo per farli contenti lo trovano sempre. Loro che, a pensarci bene, i giorni prima di Natale hanno un fare un po’ misterioso. Loro che vanno sempre a letto per ultime e si alzano per prime (anche a Natale).
Proprio loro!…le M …Mm…
..Mma non diciamolo!
Perché questo è il segreto di Babbo Natale…
ssssh!

 
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La scarpa rotta della befana

Post n°796 pubblicato il 05 Gennaio 2020 da rosadelvento
 

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La scarpa rotta della befana
(Fiaba di Patrizia Pagnutti
https://www.tiraccontounafiaba.it/tag/befana)



Nella casa di Babbo Natale c’era un gran trambusto. Elfi, renne e tanti piccoli gnomi stavano discutendo su una cosa alquanto strana. Natale era trascorso da pochi di giorni, tutti i bambini avevano ricevuto i loro regali, le decorazioni e gli alberi di natale erano stati tolti, la slitta era stata rimessa nel garage ma non sembravano contenti, anzi, erano molto preoccupati. Da una sfera di cristallo, stavano guardano dei bambini che si divertivano a giocare con una vecchia scarpa. Babbo Natale, entrando in casa con la sua grande risata, vide i suoi lavoratori attorno alla sfera.
"Oh oh, ragazzi. Ma che ci fate ancora in piedi? Andate a dormire. Io sono molto stanco, la sera di natale non ho fatto altro che volare con la mia slitta a consegnare doni e carboni"
"Vieni a vedere qui" gli disse un elfo.
Babbo Natale si avvicinò alla sfera e vide anche lui dei bambini prendere a calci una bruttissima scarpa nera, ed era anche rotta. Quei bambini la stavano lanciando come un pallone da calcio e cosa ancora più disgustosa se la portavano sotto al naso e la annusavano gridando: "Puzza come un gorgonzola stagionato ah ah ah"
"Per tutte le renne!" gridò Babbo natale "ma quella è la scarpa della befana, ma come è finita li?"
"Sai che la befana è sbadata" rispose l’elfo "L’ha persa l’anno scorso mentre volava sulla scopa, è da un anno che impazzisce per ritrovarla. Le avrò detto un’ infinità di volte di comprarsi un paio di scarpe nuove ma lei vuole sempre quelle scarpe vecchie e rotte. Una volta si è persino congelata il pollicione del piede e ho dovuto usare un martello per togliere il ghiaccio dal suo ditone puzzolente!"
Babbo Natale si grattò un orecchio, doveva assolutamente avvisare la befana, altrimenti il giorno dell’Epifania sarebbe stato un disastro e molte persone non potevano dire di aver concluso le feste nel migliore dei modi. Ritornò a guardare la sfera e dietro i bambini che continuavano giocare con la scarpa, notò una vecchietta. Aveva un piede scalzo e in mano brandiva una scopa. Sembrava molto arrabbiata. "Oh no, ora succederà un macello!" gridò Babbo Natale non appena la riconobbe.
E Babbo natale ci aveva visto giusto.
La befana corse verso i ragazzini e agitò la scopa facendo finta di volerli colpire
"Brutti ladri" gridò con la sua voce rauca e nasale "ridatemi subito la mia bruttiss ehm ehm la mia bellissima scarpa!"
Spaventati, i bambini le restituirono la scarpa malridotta e la befana, nonostante ciò che avevano combinato, lasciò loro delle calze. Anche se sapeva benissimo che la notte tra il 5 e il 6 gennaio non era ancora arrivata non importava, in fondo aveva un buon cuore. Quando la befana se ne andò a cavallo della sua scopa, i bambini aprirono le calze ma non trovarono cioccolate e caramelle .... trovarono del carbone a forma di piede al gusto di .... formaggio!
Babbo natale e i suoi lavoratori scoppiarono a ridere, la befana aveva dato loro ciò che si meritavano per essere stati monelli. Quei birbantelli avevano capito che non si gioca con gli oggetti degli altri ma bisogna averne cura e rispetto.
E adesso mi rivolgo a voi, piccoli furfantelli.
Se trovate anche voi la scarpa rotta e puzzolente della befana non giocateci, anzi, conservatela. La befana vedrà che siete stati bravi e vi premierà con calze colorate piene di dolci.

 
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