Ignota a me stessa

Oltre il tempo, oltre un angolo


Wath sorrow beside your sadness and what beauty W.C. Williams Troppe cose hanno accolto le tue palpebre l’attenzione t’ha consumato le ciglia. Troppe vie t’hanno ripetuta, stretta, inseguita. La città da secoli ti divora ma per te travede, sogno e sfacelo, di luci e piogge, lacrime senili sulla ragazza che passa febbrile, indomabile, oltre il tempo, oltre un angolo. Ritorna! Gridano i vecchi di Santa Maria del Pianto, la ronda della piscina di Siloè con i cani, gl’ibridi, gli spettri che non si sanno e tu sai radicati con te nel glutine blu dell’asfalto e credono al tuo fiore che avvampa, bianco - poiché tutti viviamo di stelle spente. Cristina Campo, La tigre assenza, M.Pieracci Harwell cur., Adelphi, 1991