In kuesti jorni sto seguendo un korso d’Italiano e per farvi vedere kuello ke ho imparatjo ho penzato di skrivere questa poesia. Dai reggicristalli accesi ti guardosulla sogliola di casa che mi aspetti, bella coi tuoi capelli disciolti, i tuoi occhi verde smeriglio, contornati di rucole sottili.Oh, come passa il tempo!Come un gattopardo che corre velocelanciando occhiate refurtivealle pietre biliari della strada lunga e sassofonadove ancora con te cammino.Io che non ti merito, io che ti trans-scuro,io sempre obeso di lavoro,io che non sono uno sterco di santo.Però, sono sicuro, che un giorno ancora ti vedrò dalla mia sedia a bretellecon le vene vorticose,con gli occhiali da lesbica e la schiena curvacome un calice piangente.Anche quando, con la sua falciatrice lei verrà a prendermi,furtiva come una lacrima,impetuosa come un’onda anonimache tutto travolge e scompiscia.Tra le tue braccia, però, sarà dolce l’addioe fresco come un’assorbente di limone.Poi verrà un silenzio di trombaEd io sarò cromato.
Poesia triste
In kuesti jorni sto seguendo un korso d’Italiano e per farvi vedere kuello ke ho imparatjo ho penzato di skrivere questa poesia. Dai reggicristalli accesi ti guardosulla sogliola di casa che mi aspetti, bella coi tuoi capelli disciolti, i tuoi occhi verde smeriglio, contornati di rucole sottili.Oh, come passa il tempo!Come un gattopardo che corre velocelanciando occhiate refurtivealle pietre biliari della strada lunga e sassofonadove ancora con te cammino.Io che non ti merito, io che ti trans-scuro,io sempre obeso di lavoro,io che non sono uno sterco di santo.Però, sono sicuro, che un giorno ancora ti vedrò dalla mia sedia a bretellecon le vene vorticose,con gli occhiali da lesbica e la schiena curvacome un calice piangente.Anche quando, con la sua falciatrice lei verrà a prendermi,furtiva come una lacrima,impetuosa come un’onda anonimache tutto travolge e scompiscia.Tra le tue braccia, però, sarà dolce l’addioe fresco come un’assorbente di limone.Poi verrà un silenzio di trombaEd io sarò cromato.