Ecco il mio intervento in Italiano a un convegno su “società, sanità e diritti” Questo mio intervento è un’occasione per provare a fare il punto e croce, un bilancino della condizione del cittadino davanti alla sigenza di fare valere i propri dritti in ogni abbiente, da quello scolastico a quello sanitario, a quello sociale, a quello culinario (nel caso della difesa dei dritti degli uominisessuali). Oggi non si riesce a capire, andando da un medico, se il prestito che vi renderà sarà a pagamento oppure se è confezionato con il Servizio Sanitario.A me stesso è capitato che, andando a fare un’analisi, mi ero portato dietro la peretta, ma invece, il medico mi ha succhiato il sangue con una siringa gratta e getta, che, al meno, si spera fosse stilizzata!Questi fatti dimostrano che siamo alle antilopi di una cultura del diritto.Mi chiedo cosa potrebbe succedere ad un testimone di Genova, la cui religione non ammette l’infusione di sangue.Per non parlare di quel signore che pochi giorni fa, recatosi al pronto soccorso con un forte dolore allo sterco, è stato rimandato a casa dal medico di guardia che gli ha anche detto “Lei sodomizza tutto!”Ebbene, signori, quel poveretto, pochi minuti dopo, è rimasto fulminato da un infatti!Ebbene sì, signori, di fronte a certi episodi c’è da rimanere putrefatti e da chiedersi:chi difende i diritti dei più deboli, di quelli che non possono permettersi di pagare i corsi di yogurt, di bidi bolding, o di farsi le lampade di raggi ultraviolenti o soprattutto, di farsi curare nelle casse di cura, anche per le malattie cronache, oltre che, unendo l’utero al dilettevole, per farsi gli interventi di chirurgia estatica e le punture di borotalco alle labbra.Certo, anche l’occhio va dalla sua parte, ma non possiamo lavarcene le mani nel catino di bronzo pelato!L’indifferenza non deve più essere il nostro tallone da killer, la spada di Adamocle che pende sopra le nostre teste!E, piuttosto che piangere sul latte macchiato, vorrei spezzare un’arancia a favore di chi lotta, di quelli che s’impegnato e che, invece di girare il camper per l’aria, invece di nascondere la testa come gli stronzi, sanno ancora lottare per difendere la propria dignità.E’ pur vero che “ubi maior, mini minor”, ma io non sono qui per elargire pastiglie di saggezza, e neanche per darmi la zuppa sul piede.Per questo confido nel fatto che tutti noi, oltre che affliggere manifesti sulle ingiustizie subite, magari dopo avere ben meritato, riposato e dataci una rifucilata, affrontiamo i problemi con coraggio e rinnegazione e cerchiamo di assolverli.
Sempre più megljo!
Ecco il mio intervento in Italiano a un convegno su “società, sanità e diritti” Questo mio intervento è un’occasione per provare a fare il punto e croce, un bilancino della condizione del cittadino davanti alla sigenza di fare valere i propri dritti in ogni abbiente, da quello scolastico a quello sanitario, a quello sociale, a quello culinario (nel caso della difesa dei dritti degli uominisessuali). Oggi non si riesce a capire, andando da un medico, se il prestito che vi renderà sarà a pagamento oppure se è confezionato con il Servizio Sanitario.A me stesso è capitato che, andando a fare un’analisi, mi ero portato dietro la peretta, ma invece, il medico mi ha succhiato il sangue con una siringa gratta e getta, che, al meno, si spera fosse stilizzata!Questi fatti dimostrano che siamo alle antilopi di una cultura del diritto.Mi chiedo cosa potrebbe succedere ad un testimone di Genova, la cui religione non ammette l’infusione di sangue.Per non parlare di quel signore che pochi giorni fa, recatosi al pronto soccorso con un forte dolore allo sterco, è stato rimandato a casa dal medico di guardia che gli ha anche detto “Lei sodomizza tutto!”Ebbene, signori, quel poveretto, pochi minuti dopo, è rimasto fulminato da un infatti!Ebbene sì, signori, di fronte a certi episodi c’è da rimanere putrefatti e da chiedersi:chi difende i diritti dei più deboli, di quelli che non possono permettersi di pagare i corsi di yogurt, di bidi bolding, o di farsi le lampade di raggi ultraviolenti o soprattutto, di farsi curare nelle casse di cura, anche per le malattie cronache, oltre che, unendo l’utero al dilettevole, per farsi gli interventi di chirurgia estatica e le punture di borotalco alle labbra.Certo, anche l’occhio va dalla sua parte, ma non possiamo lavarcene le mani nel catino di bronzo pelato!L’indifferenza non deve più essere il nostro tallone da killer, la spada di Adamocle che pende sopra le nostre teste!E, piuttosto che piangere sul latte macchiato, vorrei spezzare un’arancia a favore di chi lotta, di quelli che s’impegnato e che, invece di girare il camper per l’aria, invece di nascondere la testa come gli stronzi, sanno ancora lottare per difendere la propria dignità.E’ pur vero che “ubi maior, mini minor”, ma io non sono qui per elargire pastiglie di saggezza, e neanche per darmi la zuppa sul piede.Per questo confido nel fatto che tutti noi, oltre che affliggere manifesti sulle ingiustizie subite, magari dopo avere ben meritato, riposato e dataci una rifucilata, affrontiamo i problemi con coraggio e rinnegazione e cerchiamo di assolverli.