dino secondo barili

PAVIA NELL'ANNO MILLE di Teresa Ramaioli


PAVIA NELL'ANNO MILLE  di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 18/07/14 alle 12:11 via WEBPAVIA--- Tra l’VIII e l’XI secolo, Pavia, centro politico del Regno Italico, fu anche il maggior emporio dei prodotti d’oriente e d’occidente: la navigazione fluviale, di cui si erano esperti i pavesi, la metteva in comunicazione con l’Italia del nord, Venezia e l’Adriatico. I pavesi fin dal IX secolo attraverso il Po arrivavano a Comacchio per rifornirsi di sale, ma le navi portavano a Pavia anche calce dal Lago Maggiore (entrava in città da Porta Calcinara),canapa per le fabbriche di corda e di sacchi, stoffe pregiate, spezie provenienti dall’Oriente e grano dalla Borgogna. La più antica area del mercato quotidiano è Piazza Duomo. In Piazza San Savino,l’attuale Piazza Cavagneria, si vendevano sandali nuovi , abiti usati e ferrivecchi di ogni tipo, ma si teneva anche un ricco mercato di pesce (temole, trote, lucci, anguille).In piazza del Lino si vendevano lino,fustagni. Biada e legumi venivano venduti sotto i portici del Broletto e nella seconda metà del 1500 il comune di Pavia acquistò la Casa Rossa dei Nobili Diversi per concentrarvi tutti i macellai che vendevano al dettaglio e avere così un maggior controllo sulle vendite impedendo abusi e frodi. Nel 1958 il tradizionale mercato cittadino di Piazza Vittoria venne spostato nei sotterranei : gli scavi portarono alla luce volte di fognature romane. Buona giornata Teresa