dino secondo barili

BARBARA racconto(487) di Dino Secondo Barili


Intrigo ……a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti)racconto del Mercoledì -CapodannoBarbara e il pranzo di Capodanno (487)La Prof. Barbara, un anno fa, aveva deciso di dare una svolta alla propria vita. Quarantacinque anni, donna dal fascino strano, Docente di Lettere presso un Liceo del milanese, ma abitante nel centro storico di Pavia… non era soddisfatta della propria vita. Non tutta la sua vita… Anzi, dal punto di vista lavorativo e professionale era contenta e ne erano contenti i suoi studenti. Era sul piano sentimentale che, Barbara, provava un senso di malessere generale che la faceva stare male. Se non avesse avuto tutti gli impegni che la Scuola comporta sarebbe caduta in depressione. Ma il lavoro non basta. Non basta l’impegno in varie attività sociali, quale animatrice di un corso di teatro per ragazzi. La vita sentimentale di una persona è un’altra cosa. Tocca lati nascosti… troppi intimi per essere identificati nella loro reale importanza. Un anno fa, in occasione del Natale, la Prof. Barbara aveva avuto una specie di “crisi”. Non una vera crisi … ma, nella sua mente, erano sorti molti dubbi. Per esempio. La Prof aveva cominciato a dare importanza alle “coincidenze” e aveva trovato molte risposte alle sue domande. Inoltre, ad un Corso di Aggiornamento, aveva incontrato una sua ex-compagna di Università, Delice, che conduceva studi sulla “predestinazione” che l’avevano scioccata. Volle saperne di più. Chiese all’amica di mantenere dei “rapporti via mail”. Ogni volta che Barbara aveva dei dubbi… inviava una mail alla sua ex-compagna. Alla fine si era confidata circa il desiderio di “incontrare l’uomo della sua vita”. Delice, era una professionista seria. Aveva quarantacinque anni come Barbara, ma era una donna equilibrata, con una vastissima cultura in molti campi. Ai primi giorni di dicembre di un anno fa, Barbara, aveva inviato a Delice la seguente mail. “Devo trovare il sistema di incontrare l’uomo della mia vita… Non ce la faccio più. Ne sente assoluto bisogno.” Delice prese il messaggio di Barbara come una “richiesta di aiuto”. Rispose immediatamente. “Ciao Barbara. Il giorno di Capodanno, come ogni anno, il mio “Gruppo di Ricerca”, organizza un pranzo tra amici a Berna, in Svizzera. Se vuoi, puoi partecipare anche tu…” La Docente di Lettere fu colta come da un presentimento. Poteva essere l’occasione giusta per dare una svolta alla propria vita. Siccome era l’inizio di dicembre non vedeva l’ora che i giorni passassero e arrivasse il primo dell’anno nuovo. Ogni giorno, Barbara, faceva qualcosa per migliorare il proprio aspetto fisico. Preparò un abbigliamento adatto e attese. Capodanno di un anno fa, Barbara era a Berna e incontrò gli amici del Gruppo di Ricerca di Delice. Undici uomini di varie età con molti titoli universitari. Barbara li osservò attentamente e si rese conto che non erano molto diversi dai suoi Colleghi (uomini) al Liceo presso cui insegnava. Anzi, erano forse peggio, sia dall’aspetto fisico … si da quello comportamentale. Alcuni avevano dei veri e propri tic. Delice, comprese subito che Barbara era rimasta delusa. Colse il momento in cui erano sole e parlò apertamente… “Barbara ti vedo delusa. Come mai?” La Docente di Lettere disse ciò che pensava, ma Delice aveva già capito tutto. “Non temere, Barbara. Se ti ho invitata ho le mie buone ragioni.” A fatica, Barbara, giunse alla fine del pranzo. Delice prese la parola per porgere gli Auguri ai presenti. “Amici. L’anno che sta per iniziare ci vede impegnati in una ricerca a vasto raggio sull’importanza delle coincidenze nella vita delle persone. Le nostre ricerche saranno fondamentali per capire meglio il nostro vivere quotidiano. A questo proposito vi comunico che tra breve sarà tra noi il Prof Costantin dell’Università di Parigi, che da quest’anno assumerà la carica di Presidente del nostro Gruppo di Ricerca…” In quell’istante si presentò una grandiosa figura di uomo, su cinquant’anni, alto, capelli lunghi leggermente ondulati, occhi chiari e penetranti, sguardo al quale era difficile resistere… Era proprio il tipo d’uomo che Barbara aveva sempre sognato. Ora, era lì, davanti a lei … ed era ormai certo che niente e nessuno l’avrebbe fermata. Volere è potere. Dopo poco tempo, Barbara e Costantin erano già felicemente insieme.(487)