dino secondo barili

ERCOLANO di Annamaria Mennitti


ERCOLANO  di Annamaria Mennitti
annamariamennitti il 30/07/14 alle 12:17 via WEBA seguito del ritrovamento dell'antica Ercolano e dei suoi reperti, la dinastia borbonica voleva accrescere il suo patrimonio artistico con l'intento di dare maggiore prestigio alla casa reale[1]: fu così che il 23 marzo 1748 l'ingegnere Rocque Joaquin de Alcubierre, con l'aiuto dell'abate Giacomo Martorelli e degli ingegneri Karl Jakob Weber e Francisco la Vega, questi ultimi due con il compito di curare i giornali di scavo, aprì un primo cantiere nella zona di Civita, presso l'incrocio di una strada che da un lato portava nell'attuale Castellammare di Stabia, dall'altro a Nola[4]. Furono ritrovate monete, statue, affreschi e uno scheletro, ma fu anche individuata una parte dell'anfiteatro e la necropoli di Porta Ercolano: de Alcubierre credeva che si trattasse dell'antica Stabia .