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VIRGINIA GALILEI di Tereasa Ramaioli


VIRGINIA GALILEI  di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 06/08/14 alle 18:35 via WEBVIRGINIA GALILEI--Ci sono tre donne che, hanno avuto un ruolo importante nella vita di Galilei. La madre di Galilei, Giulia degli Ammannati, apparteneva ad una famiglia di setaioli ed era una donna intrigante. Galilei fu spesso in disaccordo con la madre, ma ereditò da lei la verve polemica che troviamo nei suoi scritti. Negli anni di Padova, Galilei convisse con Marina di Andrea Gamba dalla quale nacquero i tre figli Virginia, Livia e Vincenzo. Quando ritornò in Toscana, Galilei abbandonò Marina con il figlio, mentre si portò con sé le due figlie che riuscì a mettere nel convento di San Matteo in Arcetri, dove, Virginia prese i voti nel 1616 e Livia (1601-1659) l'anno successivo. Galilei rimase in buoni rapporti con Marina anche dopo il suo matrimonio con Giovanni Bartoluzzi. La figura femminile più dolce è la figlia primogenita, Virginia ( Padova il 13 agosto1600- il 2 aprile 1634). Alla nascita lo scienziato stese di suo pugno un oroscopo nel quale delineò i tratti principali del carattere della figlia e gli influssi dei pianeti che ne avrebbero segnato lo sviluppo. Lo zelo e la devozione a Dio, predetti da Galileo, si manifestarono davvero nella personalità di Virginia, così come emerge dalle 124 lettere scritte al padre. Virginia col tempo, a differenza della sorella minore, si rivelò adatta alla vita che le era stata imposta; dalle lettere, infatti, non trasparì mai un rimpianto o una rivendicazione: al contrario si rivolse sempre al padre con espressioni di grandissimo affetto. La prima lettera a Galileo, di cui è rimasta traccia, è datata 10 maggio 1623 e fu scritta in occasione della morte dell'amatissima zia Virginia, sorella di Galileo, dalla quale la figlia dello scienziato aveva preso il nome. Dal 1623 al 1634, anno della sua morte, Virginia ebbe con il padre una fitta corrispondenza, che fu di conforto per l'una e per l'altro. Virginia, anche se da lontano, si prendeva cura di Galileo in molti modi: con preparazioni speziali in cui era esperta, con dolci o frutti, cucendo per lui i colletti o rammendando gli abiti e anche facendosi copista delle sue lettere a terzi o dei suoi manoscritti, di cui era curiosa lettrice. Il dolore per la sua morte improvvisa e prematura fu immenso e provocò a Galileo dissesti fisici, dai quali non si sarebbe più ripreso. Virginia Galilei entrata in convento giovanissima prese il nome di Suor Maria Celeste. Ciao Teresa