dino secondo barili

EMANUELE racconto (498) di Dino Secondo Barili


Intrigo ……a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti)racconto della DomenicaEmanuele (498)La vita è ricca di sorprese. Ogni giorno può accadere ciò che una persona non immaginerebbe mai. Un anno, fa è stato così anche per Emanuele, cinquant’anni. Da trent’anni (cioè da quando aveva vent’anni) lavorava come grafico presso una Tipografia a Milano. Per anni… stesso lavoro, stessi orari, stesso tran tran. Treno Pavia – Milano e viceversa. Ormai ci aveva fatto talmente l’abitudine che avrebbe potuto prevedere cosa avrebbe fatto il mercoledì, il giovedì… e ogni altro giorno della settimana e del mese. Un anno fa, nel giro di una settimana tutto è cambiato. La Tipografia è stata assorbita da una Azienda più grande e tutto il personale trasferito in altra sede. Altra organizzazione, altri Dirigenti e altri metodi di lavoro. Per Emanuele è stato un colpo, un “salto nel buio”. Come minimo avrebbe dovuto “studiare” per aggiornarsi. Fare Corsi, adeguarsi ai nuovi metodi e sistemi di lavoro, nuove idee, nuovi obiettivi… E la sicurezza alla quale era abituato? Non c’era più. Neppure il treno Pavia – Milano. Per raggiungere la nuova sede di lavoro era necessario usare l’autobus di linea. E già si parlava di nuovi cambiamenti. Di nuove tecniche. I primi momenti sono stati terribili. Emanuele, aveva la “morosa”… ma non si era ancora sposato. Siccome, ha dovuto cambiare la sede di lavoro, il cinquantenne, si è trovato a disagio. Michela, “la morosa”, strinse i tempi. Anche lei voleva qualcosa. Sposarsi! Nacquero le prime discussioni, i primi battibecchi. Le cose tra i due precipitarono. Discussioni “esagerate”… Nell’arco di una settimana la “rottura”. I due si sono lasciati. Ormai, Emanuele era solo. Solo di fronte all’ignoto. I giorni si prospettavano incerti. Emanuele aveva un amico di vecchia data, Daniele, con il quale si confidava spesso. “Daniele sono nella confusione più completa…” Daniele lo guardò e lo riprese. “Non cominciare a vedere nero, ciò che nero non è. Abbi fiducia in te stesso e vedrai che il mondo ritornerà come prima. Anzi, meglio di prima.” Emanuele prese la frase come un incoraggiamento, un messaggio di augurio. Nella nuova Sede il cinquantenne cominciò a conoscere nuovi compagni e compagne di lavoro. La Direzione organizzò Corsi di Aggiornamento presso la Sede di lavoro. I dipendenti dovevano garantire la loro presenza. Ad un Corso “di Creatività” molto complicato venne assegnato come “incentivo”: la visita ad una Mostra d’Arte a Milano per i due dipendenti, primi classificati nei test e nelle idee “più originali”. Emanuele e Martina, una trentenne bellissima, dal fisico mozzafiato, risultarono vincitori indiscussi. Per Emanuele è stata una sorpresa. Non si era mai sognato di competere con i propri colleghi di lavoro. Inoltre, c’era pure una donna, Martina che da sola richiamava l’attenzione di tutto il personale. Durante la visita alla Mostra d’Arte, Emanuele e Martina sono stati accompagnati dai due Docenti del “Corso di Creatività”, il Dott. Danilo, cinquant’anni, un fusto, e la Dott Desideria, una trentenne alta, bionda, con gli occhi azzurri. Inevitabilmente Emanuele mise gli occhi su Desideria … e non li tolse più. Anche il Dott. Danilo cadde nella rete di Martina la quale sembrava pendere dalle labbra del Docente. Tra “creativi” non esistono limiti e confini… L’innamoramento è stato totale e immediato. Dopo la visita alla Mostra, le due coppie hanno fatto quattro passi per Milano. Pioveva. Adagio… ma pioveva. Le due coppie decisero di rifugiarsi in Bar in attesa di passare la serata al Ristorante – Caffè-Concerto. Il fascino della notte fece il resto … Emanuele si trovò tra le braccia di Desideria e Danilo in quelle di Martina… con tutto quello che ne consegue. (498)