dino secondo barili

GLI SCAGLIOZZI DI FOGGIA di Annamaria Mennitti


GLI SCAGLIOZZI DI FOGGIA  di Annamaria Menniti
annamariamennitti il 14/08/14 alle 14:35 via WEBnamariamennitti il 10/05/14 alle 06:33 via WEB Oggi in occasione della festa della SS ASSUNTA si va in giro per le strade mangiando gli" SCAGLIOZZI" è la polenta fritta posta in "coppitielli" di carta che solo chi è del mestiere ...può farli ,mestiere ereditato Quando si rischiò di perdere gli scagliozzi si attribuì al canonico Filippo Rezzilli singolare figura di un sacerdote foggiano che amava firmare i suoi scritti come "DIALETTOLOGO" mori subito dopo lasciando tutto sospeso.Nell'800 un Assessore proibì di chiamarli Scagliozzi.ma frittelle, caso contrario sarebbero stati multati i venditori. Fino agli anni 60 i garzoni delle friggetterie di scagliozzi andavano in giro con un cappotto spirtusato( non capisco il significato ,forse significa sbottonato)per meglio trasportare il contenitore di latta aggangiato ad una cinghia ove si mantenevano caldi gli scagliozzi,mentre in una tasca dello stesso cappotto portavano la saliera Questi triangolini dovevano combattere con le patatine fritte e riuscirono a conquistaruna fetta del nostro gusto e della nostra tradizione . Volevo aggiungere che Filippo Bellizzi dicava :<PASTA FATA RESURGO> cioè dopo la mia morte tornerò ad alzarmi Questa frase non mi ha impressionata , perchè signori miei .....mi piacciono molto....ha saputo tramandare ancora oggi resiste nel mondo della cucina foggiana Signori anche noi siamo dei polentoni...del Nord delle Puglie, ma senza snob ciao