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IL SIGNOR BONAVENTURA di Teresa Ramaioli


IL SIGNOR BONAVENTURA di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 17/08/14 alle 12:52 via WEBIL SIGNOR BONAVENTURA nasce dalla fantasia di Sergio Tofano, in arte STO, artista poliedrico, attore, regista, disegnatore, poeta. Fu il Corriere dei piccoli, supplemento a colori x bambini, del Corriere della sera, a chiedere a STO un nuovo personaggio. Con un segno fatto di linee semplici ed eleganti, creò questa figura, dalla caratteristica marsina e bombetta rossa, i larghi pantaloni bianchi e il fedele cane bassotto giallo. La sua pria comparsa avvenne il 28 ottobre 1917, sul numero 43 del Corriere dei piccoli. Il fumetto si presentava a tutta pagina, divisa in otto vignette, ognuna delle quali riportava in didascalia i testi. Testi scritti dallo stesso STO e composti da distici ( strofe di due versi) di ottonari(versi di otto sillabe metriche) a rima baciata. L’ottonario è stato definito ‘il verso più appiccicoso della lingua italiana ‘ perché la sua accentazione non ti si leva più dalla testa, molto usato nelle filastrocche. Le storie di Bonaventura seguivano sempre lo stesso copione, una disavventura iniziale del protagonista si trasformava in un beneficio per qualcun altro, che poi ringraziava sempre con una banconota da un milione grande come un lenzuolo. Il fedele compagno di Bonaventura è un cane bassotto giallo, sempre presente nelle sue avventure. C’ è il bellissimo Cecè figura presa, come omaggio, da un personaggio di una commedia di Pirandello del 1913. Un disegnatore che dirà di se stesso ‘ho usato più la gomma che la matita‘.Il Signor Bonaventura ha affascinato e accompagnato generazioni di fanciulli, uno dei fumetti di maggior successo della prima metà del ‘900. Cessò negli anni 60, fu ripreso negli anni 80 da atri disegnatori che simpaticamente per tenerlo al passo coi tempi, cambiarono un milione con un miliardo, e lo stesso riportato ancora al milione di euro recentemente. –Ciao Teresa Ramaioli