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SALERNO di Annamaria Mennitti


SALERNO  di Annamaria Mennitti
annamariamennitti il 21/08/14 alle 21:36 via WEBLa Cattedrale di Salerno vanta anche di essere una delle poche rimaste al mondo (oltre alle basiliche pontificie romane) ad avere ancora sette gradini per raggiungere il trono, cattedra di Gregorio VII, simbolo dei Sette Doni dello Spirito Santo. Per lo splendore ed il luccichio dell'oro che ricopriva la porta, il chiostro nel Medioevo era chiamato "Lo Paradiso". Una leggenda vuole che, durante un'invasione saracena, i leoni del portale sarebbero diventati vivi, e avrebbero divorato i pirati che volevano profanare la cattedrale. San Gregorio VII in processione Veduta della facciata del Duomo e del campanile Secondo un'altra leggenda, il Duca Guglielmo, morto assassinato, fu pianto a lungo dalla vedova Guaidalgrima che, in segno di lutto e seguita nell'esempio dalle damigelle del suo seguito, si recise i capelli sul di lui sepolcro nell'atrio. Da allora ogni 4 agosto (anniversario dell'evento) una farfalla dorata uscirebbe dal sarcofago e volerebbe tra le colonne prima di scomparire, mentre il fantasma della stessa Guaidalgrima si avvicinerebbe alla tomba per piangere. A causa della forma bifronte della statua della cripta, è nato il detto popolare "San Matteo ha due facce", esteso poi a tutti i Salernitani. Presso le tombe dei Santi Martiri Salernitani, è esposto un troncone di colonna tortile in marmo con una venatura rossastra, che fu trovato nel '500 presso la foce dell'Irno: secondo la tradizione, fu il cippo su cui i santi furono decapitati, il cui sangue fu assorbito dal marmo; la leggenda vuole inoltre che, accostando l'orecchio al marmo, sarebbe possibile sentire il pulsare del sangue.