dino secondo barili

GISELLA, LORENZA E I FIORETTI racconto (727) di Dino Secondo Barili


29 AGOSTO 2014ALMANACCO DI STORIA PAVESETrivolzio – 29 agosto 2014 – Venerdì - 12.00Intrigo ……a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti)racconto del Venerdì727I racconti dell’estateGisella, Lorenza e i “fioretti”Un anno fa, la Dott. Gisella, quarant’anni, bellissima, impiegata presso un Ufficio di Milano, abitante a Pavia, era giunta alla fine del mese di Agosto quasi sfinita. Qualche giorno di ferie lo aveva fatto… ma il suo appartamento aveva fatto i capricci. L’impianto idraulico aveva avuto una perdita e dopo vari e ripetuti interventi l’Operatore incaricato non era riuscito a trovare il guasto. Giorni e giorni con l’impegno e l’assillo del lavoro che non trovava soluzione. Ferie irrimediabilmente sprecate. Una persona avrebbe avuto più di un motivo per arrabbiarsi. Gisella ha mantenuto i nervi saldi. Non voleva aggiungere altro dissapore a ciò che aveva già ingoiato durante l’anno. Un anno a dir poco… da cancellare. Infatti, il moroso Federico se ne era andato senza un perché… e senza dare una giustificazione. Anche in questo caso Gisella non ha voluto indagare. Quando una relazione ha termine ci sono mille motivi (o nessuno)… Tutti validi… Nessuno valido… preso in sé. “Così va il mondo” diceva dentro di sé Gisella, quarant’anni portati alla grande con un fisico da far invidia ad una ventenne. Quando un persona si trova a dover vivere tra le contrarietà cerca aiuto dove po’. Gisella aveva un’amica, Lorenza, coetanea, con la quale si trovava spesso in un Bar di Piazza della Vittoria a Pavia. Un caffè veloce… Quattro chiacchiere… Minuti rubati a chissà quale incombenza. Un anno fa, Gisella era in Piazza della Vittoria e si stava sfogando. “Lorenza, quest’anno il mese di Agosto non l’ho visto. Tra i problemi dell’impianto idraulico del mio appartamento e l’Operatore che ha fatto cento sopralluoghi senza cavare un ragno dal buco… non ne posso più” Lorenza era a conoscenza dei guai dell’amica e cercava di aiutarla come poteva. La lasciava parlare in modo che potesse sfogarsi. Quel giorno, invece, a Lorenza venne un’idea. “Gisella… una volta le persone erano meno apprensive. Avevano più fiducia. Ricordi quando eravamo alle Scuole Media? Quando c’era un esame difficile, entrambe facevano “il fioretto”. Tre giorni prima dell’esame ci recavamo alla Chiesa di San Francesco Maggiore in Pavia. Bastava tenere fede a quel “fioretto” e l’ansia spariva. Si cominciava a vedere la luce. Perché non riproviamo lo stesso sistema? Io vengo con te a tenerti compagnia” Per Gisella l’idea non era da scartare…anche se era diventata un po’ scettica” Si sa che “necessità non vuol legge”. Inoltre, Gisella, aveva una voglia matta di superare il periodo negativo che stava passando e, possibilmente, incontrare un nuovo amore. Anche Lorenza era alla ricerca di un nuovo amore in quanto il moroso che aveva da tre anni aveva abbandonato il campo. Agosto è un mese strano. Si aspetta un anno perché arrivi …ed è subito terminato. Il 29 agosto di un anno fa, Gisella e Lorenza si trovavano, dopo molti anni, alla Chiesa di San Francesco Maggiore in Pavia. Avevano colto l’occasione per fare una prima visita a titolo esplorativo. Non era più la Chiesa che dei loro ricordi. Molti lavori erano stati eseguiti e la Chiesa “dei fioretti prima di un esame importante” non c’era più. In compenso avevano notato molte ricerche (diciamo così) archeologiche… alla ricerca di un passato lontano. Gisella e Lorenza si sono sentite coinvolte. Entrambe non perdevano occasione per seguire le vicende archeologiche di Pavia. Dopo la visita, le due amiche stavano per uscire dalla Chiesa… Erano già sul Sagrato quando hanno incontrato lo sguardo di due ex - compagni delle Scuole Medie. In un primo tempo hanno fatto fatica a mettere a fuoco i due volti. Erano passati quasi trent’anni (ventisette, per la precisione). Eppure erano loro: Goffredo e Giambattista, due primi della classe che venivano additati come esempio dai Professori. Anche Goffredo e Giambattista riconobbero Gisella e Lorenza. Baci (sulla guancia) e abbracci a volontà. Come se fosse avvenuto il miracolo. Ed il miracolo è avvenuto. Anche i quarantenni Goffredo e Giambattista, Ricercatori presso una Università di Madrid, erano alla ricerca dell’anima gemella. Ora l’avevano trovata. Goffredo perse il lume della ragione con Gisella… mentre Giambattista stravide per Lorenza. Anzi, è stata Lorenza a lasciarsi prendere dalla passione… Tenne talmente stretta la mano di Giambattista che questi si sentì invogliato a sfiorarle il volto con un leggero bacio. Si sa che l’esempio trascina. A Goffredo non era sfuggito nulla… e sentì un desiderio irrefrenabile: baciare Gisella sulla bocca… Il bacio è stato gradito. Si sa che “chi ben inizia …è a metà dell’opera” Questa volta nessuno dei quattro era a metà… ma solo all’inizio di appassionate storie d’amore…- Questo è il racconto 727, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino