dino secondo barili

IRIS racconto (3) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia,pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti)3Iris… e i misteri dell’Oltrepò Pavese Iris, quarant’anni, docente di lettere alla Scuola Media, pur avendo una certa tranquillità economica, non era soddisfatta della propria vita. Aveva, una vita autonoma e indipendente, uno stipendio sicuro, ma tutto il resto lasciava a desiderare. Per esempio, il lato sentimentale… sicuramente era poco gratificante (anche con un fidanzato … non sempre presente). Un giorno parlò, della sua situazione, alla sua parrucchiera e amica del cuore, Flavia, persona di assoluta fiducia. Flavia si sfogò. Essa pure aveva una situazione personale molto precaria. Tuttavia suggerì a Iris un appuntamento con un Signore che riceveva il martedì pomeriggio in una località vicino a Fortunago, in Provincia di Pavia, antico paese arroccato sulle colline dell’Oltrepò Pavese. Questo avvenne un anno fa. Un martedì di settembre, Iris, raggiunse con la sua automobile l’amena località collinare. Coloro che giungono a Fortunago rimangono affascinati dal paesaggio e quel martedì il paesaggio era un incanto. La docente di lettere, prima di cercare il Signore di cui le aveva parlato Flavia, fece un giro nel paese e si rese conto di quanto fosse diversa la vita, lontano dalla città. La vita assume un diverso aspetto: più calma, più tranquilla… nessuna ansia. Iris si sedette su una panchina nei pressi della Chiesa Parrocchiale, guardò l’orologio e cercò nella sua borsa qualcosa da leggere in attesa che arrivasse l’ora dell’appuntamento. Quel Signore, infatti, secondo le informazioni ricevute dall’amica Flavia, compariva all’improvviso all’ora stabilita (alle cinque della sera) alla località indicata. Si intratteneva con le persone che avevano bisogno … e spariva senza che nessuno si rendesse come. Iris, anziché leggere, pensò di recarsi sul luogo dell’incontro e di “studiare” la situazione. Erano le quattro del pomeriggio e nella località indicata c’era solo una donna vecchia, un po’ malandata la quale salutò la docente di lettere con un bel sorriso: “Lei è qui per il Signore … degli oroscopi?” Iris fece cenno di si. “Allora la devo avvertire che questo martedì non verrà… e neppure quello prossimo. Se vuole può scrivere il suo problema in modo sintetico su un foglio. Chiuderlo in una busta e lasciarlo sul sasso all’incrocio delle tre strade fuori del paese… Il vento penserà al recapito del messaggio…”Iris, rimase frastornata, incredula… però, non si meravigliò. Sapeva che nell’Oltrepò Pavese sopravvivevano usanze antiche e inspiegabili… Non molto convinta, Iris fece ciò che aveva suggerito la “vecchia”. Prese l’automobile e ritornò al suo paese vicino a Pavia. Strada facendo la docente di lettere delle Scuole Medie si sentì meglio, più tranquilla e serena. A pochi chilometri da Pavia, l’automobile di Iris si fermò senza un motivo apparente. La docente scese dall’auto. Girò intorno ad essa e notò per terra, accanto alla portiera del passeggero, un messaggio scritto a mano. “Ho visto e sentito tutto. Puoi andare tranquilla… Ora, hai ritrovato la fiducia in te stessa”. Buona giornata a tutti. Dino  (3)